UNIONI CIVILI/VENTURINI:
“DIRITTI DEI BIMBI INALIENABILI,
NON SMANIE DI UNA COPPIA GAY”

ezio venturiniLECCO – Riceviamo e pubblichiamo la lettera con la quale Ezio Venturini, assessore all’Ambiente e Trasporti della città di Lecco, esprime al propria posizione attorno alle unioni civili, entrando così nel dibattito nazionale che dalle piazze è giunto in Parlamento.

C’è un solo modo per affrontare una situazione: vivere la circostanza secondo la propria coscienza.

C’è chi sostiene che la sessualità si deve esplicare nella piena libertà affettiva, svincolata da ogni regola biologica, sociale e culturale, o chi crede nella differenza biologica e genetica tra un uomo e una donna, presupposto fondamentale per mettere al mondo dei figli. Bisogna allora riconoscere ogni elemento e non distruggerne alcuno.

Per un bambino che si affaccia alla vita le opportunità migliori sono sicuramente offerte dalla differenza genetica. Interagire con un soggetto maschile e uno femminile e sperimentare da appena nato questa prima forma corporea di affetto che dà ad un bambino una prospettiva più ricca, una migliore opportunità per capire la varietà del mondo con le sue differenze.

E’ meglio che un bambino possa godere di entrambe queste forme di cura anche perché un bambino viene sempre al mondo da un uomo e da una donna.

Che ci piaccia o no per essere concepiti ci vuole un ovulo e indubbiamente uno spermatozoo, la vita funziona così, attraverso il meraviglioso e fantastico miracolo della gravidanza.

Con quale diritto, allora , una coppia di omosessuali (maschi o femmine) chiede d’adottare un bambino?

Con quale diritto si pretende d’allevare un bambino dentro una visione distorta della vita cioè con due babbi o due mamme al posto di un papà e di una mamma?

Con quale diritto una coppia etero può “affittare” un utero all’estero? (vietato peraltro dalla Legge 40 in Italia)

La verità è che le leggi dello Stato non possono ignorare le leggi della Natura, un bambino è un essere umano, un cittadino con diritti inalienabili, ben più inalienabili dei diritti o presunti diritti di due omosessuali con smanie materne o paterne.

Questa riflessione non vuole offendere la sensibilità di nessuno, (come Capogruppo di Italia dei Valori fui io stesso a promuovere e portare con esito positivo la mozione sulle coppie di fatto a Lecco), ma vuole semplicemente porre al centro della discussione sulle unioni civili un punto di vista che merita di essere rispettato e, possibilmente, non tacciato di un qualcosa che non appartiene. Qui non c’entra l’amore, la possibilità di poter esprimere i propri sentimenti liberamente, la voglia di esternare la propria idea senza essere vittime di un assurdo pregiudizio. Il rispetto per chi ama è sacrosanto, ma a tutto deve conseguire una logica e il buon senso, un diritto inalienabile è un diritto inalienabile, specialmente e soprattutto per un bambino: avere un papà e una mamma.

Ezio Venturini