VIABILITÀ E METEO: “SEMBRA
UN BOLLETTINO DI GUERRA”.
AZIONE LEGALE PER LA LC-BG?

caldone in pienaLECCO – Torna attuale, ancor di più in questi giorni in cui il maltempo ha messo a ferro e fuoco le strade della Provincia, il tema della viabilità, di cui si è ampiamente discusso durante il consesso a Villa Locatelli. I problemi, come sottolineato dal consigliere delegato Mauro Galbusera sono nati un po’ ovunque: “Abbiamo registrato smottamenti a Colico, tra Premana e Casargo, Parlasco, Oliveto, lungo la strada da Colico ad Abbadia, a Ballabio lungo la strada per Morterone, a Moggio, a Suello. L’emergenza maltempo c’è stata e gestirla in una situazione in cui l’ente stesso è in emergenza, non è semplice e c’è stato un impegno profuso da parte di tutti”.

“Sembra un bollettino di guerra – commenta da destra Antonio Pasquini – con il massimo disagio di chi vive lontano dal centro. So che la responsabilità non è della Provincia, ma al di là della carenza cronica delle risorse, sarebbe importante avere una mappatura delle zone critiche per evitare di dover sempre intervenire per le emergenze”.

Cantiere Lecco-Bergamo (1)Ma a tener banco in consiglio provinciale è ancora una volta la Lecco-Bergamo (interrotta oggi causa smottamento): “Come capigruppo siamo stati convocati un sabato mattina per dirci che l’impresa il 25 maggio aveva rifiutato di eseguire i lavori respingendo la perizia di variante – chiosa il leghista Stefano Simonetti –. Dalla lettura che viene data da parte della Salc Ics sembra che i lavori siano fermi dal gennaio 2017 e che la Provincia sia in ritardo di 786 giorni con gli atti di perizia e adeguamento prezzi. La questione è complessa e non si tratta di rincorrere responsabilità, ci sono però delle mancanze progettuali ed è grave che l’azienda non abbia accettato. Dopo l’incontro con l’avvocato Ferrari – a cui la Provincia si è rivolta per un parere legale – c’è stato un avanzamento?”.

“La situazione è complessa – conferma il presidente Flavio Polano – e con gli avvocati stiamo valutando il tipo di azione legale da intraprendere. Abbiamo rinnovato l’invito alla società a firmare l’atto di sottomissione, inoltre non appena sarà formalizzata la disponibilità dei nove milioni della Regione intavoleremo una trattativa con il ministero. Entro la fine di luglio incontreremo in un’assemblea gli abitanti del rione di Chiuso, abbiamo già un’intesa verbale con il Comune di Lecco per asfaltare quella parte di cantiere attraversata dal traffico”.

ciclabile abbadia 3

Anche per quanto riguarda la ciclopista tra Lecco e Abbadia le notizie non sono delle migliori, il contratto è stato sciolto perché sono scaduti i termini, il progetto è vecchio e andrà rivisto e intanto il cantiere è fermo. A questo va aggiunto che ci sono “ragazzi giovani che accedono al tratto della pista che parte da Lecco, percorrendo il lato esterno a sbalzo sul lago” rileva Simonetti, oltre al fatto che “lo stato di abbandono del cantiere della ciclopista sta creando non pochi disagi, in termini di decoro urbano per via dell’immondizia abbandonata” segnala Mattia Micheli.

“Come Provincia abbiamo mandato almeno due lettere di richiesta di incontro ad Anas – risponde Galbusera – alla quale abbiamo sollevato la nostra preoccupazione per la sicurezza e il decoro urbano. Durante la riunione a Milano della scorsa settimana abbiamo deciso di terminare in tempi brevi il pezzo da Lecco a Pradello che ha costi più limitati e verrà assegnato al Comune di Lecco come ente proprietario”.

Manuela Valsecchi