OLIMPIADI, ANTONIO ROSSI:
“A LECCO GARE NO, BENEFICI SÌ.
FACCIAMOCI TROVARE PRONTI”

LECCO – Rientra da Losanna, Antonio Rossi, e la soddisfazione per la vittoria italiana nell’assegnazione dei giochi olimpici invernali 2026 è ancora enorme per il lecchese sottosegretario ai Grandi eventi sportivi della Regione Lombardia.

“Impossibile descrivere quanto è successo ieri: ho sentito solo la “M“, nemmeno la parola Milano… Un’emozione unica, oltretutto una piccola rivincita per me – confida Rossi a Lecco News – visto che nella stessa Losanna, nel ’97 avevo vissuto quello che ha provato la Svezia ieri, quando la candidatura di Roma ai Giochi del 2004 venne sconfitta a favore di Atene”.

Come è stata invece questa battaglia (sportiva)?
“Molto dura, fino al giorno prima non era così semplice. La n0stra presentazione è stata molto apprezzata, specie al pomeriggio: brave le atlete, Moioli, Goggia, Fontana, Confortola e convincenti Zaia, Sala, Malagò con il premier Conte e il messaggio del presidente Mattarella… Una presentazione emozionale, che ha colpito”.

Vinta come, la competizione con Stoccolma?
“La Svezia pur non portando garanzie economiche ma solo una lettera di intenti, ha preso 34 voti. Con le garanzie avrebbe vinto, aveva mosso la principessa ed erano molto convinti di vincere co0nsiderando il passato e le precedenti batoste subite in serie”.

Veniamo a Lecco e a cosa porteranno qui le Olimpiadi.
“Diciamo subito che eventi sportivi (gare) non ne avremo – ed era previsto. Ma per Lecco e il territorio potranno esserci grandi benefici, dalle infrastrutture viabilistiche e anche per i treni, ad esempio; sono già stati avviati dei tavoli in previsione del 2026, abbiamo 7 anni in cui parlare di turismo, montagna e sport non solo a Milano e in Valtellina. Sarà il tempo di avviare nuove misure e nuovi strumenti – ovvio che andranno presentati progetti e si dovrà essere pronti: valtellinesi, bresciani e bergamaschi lo sono da sempre, preparati e attivi – sicuramente loro si muoveranno (ed è giusto così).
Quindi, facciamoci trovare pronti: dobbiamo pensare a come coinvolgere spettatori e sportivi – non come successo con l’Expo, quando restavano tutti a Milano. Servono pacchetti turistici, Lecco è il posto più vicino a Milano per sciare. Ma a Lecco oltre a belle montagne c’è anche il lago, pur se lo chiamano “di Como”; e sul lago a Lecco si fa turismo e ci son anche dei bei campioni di un tempo…”.

Chiude così, scherzando, la sua intervista Antonio Rossi.

Che a lato delle battute ha comunque espresso in poche parole un manifesto ‘programmatico’ per sette anni “in ognuno dei quali dobbiamo farci sentire, in Regione e altrove”.

S. T.