“INCAPACE DI INTENDERE”
MA PUÒ STARE A GIUDIZIO
LA PRESUNTA KILLER DI GATTI

LECCO – T. A., la donna originaria del milanese e residente a Lecco accusata di avere ucciso e maltrattato gatti nel calolziese, è “parzialmente incapace di intendere e volere”, ma può stare in giudizio.

Lo certifica la perizia di cui è stato incaricato l’esperto Nicola Molteni – che ha presentato le proprie conclusioni mercoledì al giudice del tribunale di Lecco Martina Beggio.

Secondo l’ENPA di Bergamo, costituitasi parte civile, la donna avrebbe ucciso  gatto, congelandolo in freezer, mentre un altro sarebbe stato malmenato. Altri tre felini sarebbero stati in fin di vita e salvati dall’intervento delle autorità. L’imputata, nota ai servizi sociali della città, non avrebbe dovuto più avere gatti in affido, ma sarebbe riuscita ad accogliere le bestiole seviziate fingendosi un’altra persona.

La prossima udienza sul caso che ha suscitato scalpore non solo a Calolzio si terrà ai primi di settembre.