CARTA VETRATA/LE SECCHIATE
E LA RICERCA CHE NON C’E’

La solidarietà a colpi di secchiate è una moneta a due facce. Quella più visibile, forse l’unica visibile, é il gioco dei vip. Il secchio in testa. Quella più importante, che qualifica un Paese, é tenuta in ombra. La latitanza della politica. Non nelle secchiate, nella ricerca.

É questo che stona. 
 
Affidare la ricerca alla mancia dei cittadini anziché sostenerla come Stato é indecente. Così inevitabilmente questa si focalizza sulle malattie che ottengono più visibilità e perciò più fondi.  Così é un’invisibile guerra di marketing. Ogni piazza ha così un’associazione diversa che raccoglie fondi. Questo fa si che molti dei soldi raccolti vengano spesi per la pubblicità invece che dirottati sulla ricerca, come sarebbe se finanziata dal fisco anziché dal buon cuore del prossimo. 

Meglio un euro in più di tasse all’anno per ogni contribuente che 100 da un unico portafogli che compensa gli altri che non versano per far progredire la ricerca.
 
Se si evidenziasse questa faccia, in piazza a chieder fondi o secchiate, avremmo i rappresentanti dell’esercito per i soldi agli F35, per le missioni all’estero ect. Invece oggi la speranza per una malattia é che quella malattia diventi il fenomeno dell’estate. 
C’è qualcosa di profondamente sbagliato nel modo in cui la nostra società affronta le sfide della scienza medica. Il risultato: nessuno mette in discussione la cultura politica che obbliga all’elemosina.

Chi, come Renzi, é investito da una oggettiva responsabilità politica verso cittadini e ammalati in primis e nonostante ciò privilegia politiche che danno priorità a armi, sprechi e speculatori, ignorando di fatto le esigenze di malati e ricercatori non dovrebbe riscuotere applausi se si tira una secchiata. Il suo compito, concreto, é un altro.
Oggi in Italia c’é solo la beneficenza, manca la pressione politica.
Fa più audience e molti meno risultati concreti.
 
La SLA e le altre malattie si combattono aumentando i fondi per la ricerca pubblica. Ci facciamo docce gelate mentre le menti migliori vanno a fare ricerca all’estero.
Mi sembra strano che Venturini e Zamperini non si siano ancora gavettonati….

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