DIECI ANNI DI CALCIO:
UN’ITALIA MULTIETNICA

Il secondo decennio del nuovo millennio ci ha lasciato in dote numerose ed interessanti statistiche da analizzare nel dettaglio, come si evince da un accurato studio recente sul calcio europeo il quale mette in luce usanze e tradizioni dei club appartenenti ai principali campionati del Vecchio Continente. Come le società gestiscono i propri affari, quali sono i trend principali in termini di età e provenienza giocatori, come si piazza l’Italia nelle particolari categorie.

Il dato, estratto dalle numerose statistiche comparate dal sito di scommesse sportive bwin, che fra tutti meno sorprende riguarda senza ombra di dubbio quello inerente alla capacità delle nostre squadre di Serie A di essere fortemente caratterizzati dal fenomeno dell’esterofilia: in top ten ci sono infatti ben la metà di squadre italiane, fra quelle che hanno impiegato giocatori stranieri. Ci sono Inter, Roma, Udinese, Fiorentina ed anche Napoli: tra tutte però sono i giallorossi a potersi fregiare di un record non da poco.

La Roma infatti ha messo in riga ben 37 nazionalità diverse rappresentate dai propri giocatori negli ultimi dieci anni, davanti anche ad un Arsenal davvero poco inglese, che ha donato a giocatori non britannici l’84% del minutaggio totale negli ultimi due lustri.

Più in generale è possibile notare come oltre ad una forte multietnicità delle nostre squadre, abbiamo anche cambiato decisamente tanto in sede di mercato. Anche in questa statistica a porsi davanti a tutti in Europa è una squadra italiana, il Genoa di Preziosi, capace di cambiare negli ultimi dieci anni la bellezza di 207 giocatori fra sessioni estive ed invernali di calciomercato.

Eppure, i talenti nostrani fioccano, quando lo abbiamo dimenticato abbiamo fatto la peggior fine degli ultimi sessant’anni, mancando il pass per il Mondiale del 2018 in Russia. Da allora, come di incanto, siamo tornati a puntare forte sui nostri giovani, come se ci fossimo d’incanto svegliati dal virus dell’esterofilia acuta.

E il Sud è sempre stato bacino florido, per quanto concerne i talenti donati al calcio italiano, in particolar modo la Campania, come si può vedere dando un veloce sguardo alla Nazionale attualmente allenata dal Ct Mancini. Da Donnarumma a Izzo, da Insigne ad Immobile ma non solo: una serie infinita negli anni di giocatori in grado di far sognare, a cui occorre dare solo fiducia. E’ il caso più recente e mediatico di Sebastiano Esposito, classe 2002, oggi all’Inter e già capace di debuttare in Champions League trovando il gol in Serie A, diventando il più giovane di tutti i tempi a segnare un gol a San Siro con la maglia nerazzurra.

Guardando ai club virtuosi d’Europa non si può non fare un plauso all’Atheltic di Bilbao: la politica della società da sempre è chiara e rigida, in prima squadra solo giocatori di origine o vivaio prettamente basco. Ciò nonostante, è l’unico club nella storia della Liga con Real e Barcellona a non essere mai retrocesso, trovando anche risultati europei importanti come la finale di Europa League del 2012.