DISDETTE ON LINE: LA GUIDA
PER ‘SALUTARE’ FASTWEB

Presi dalla voglia di avere la connessione a banda larga avete accettato la proposta di fastweb, per poi rendervi conto che non vi serviva davvero? O che stavate pagando troppo? È per questo forse che, alla fine, avete deciso di recedere dal contratto e, se siete capitati qui, è sicuramente perché non sembra facile così come abbonarsi.

Accettare un’offerta quando si è contattati tramite chiamata, sembra essere molto più veloce rispetto all’iter da seguire per portare a termine una disdetta: ma è proprio qui che vi veniamo incontro noi, spiegandovi tutto quello che dovete fare per salutare la FASTWEB una volta per tutte.

Per prima cosa tenete a mente che, una volta presa la decisione di disdire l’abbonamento, dovrete comunicarlo al gestore con un preavviso minimo di 30 giorni; solo allora potrete dare il via al processo. Nel caso in cui il motivo di abbandono sia quello di stipulare un contratto con un altro operatore dello stesso campo, vi basterà accettare la nuova offerta di quest’ultimo: il gestore dal quale “migrerete” penserà alla disdetta al posto vostro.

Nel caso in cui, invece, voleste recedere senza iniziare una nuova fornitura con terzi, potete
scegliere una di queste opzioni per farlo:
-Nel primo caso potreste prendere in considerazione l’idea di affidarvi ad un’azienda che si
occupa in modo specializzato proprio di recessioni da contratti di ogni tipo di servizio (per
esempio utilizzando i moduli di disdetta Fastweb trovati online), la quale vi invierà un modulo da
compilare e si occuperà di smaltire tutte quelle pratiche burocratiche che vi farebbero solo
impazzire (ovviamente questo genere di servizi ha un costo, ma ne guadagnerete in termini di
tempo. Inoltre sarete tutelati legalmente, così da evitare problematiche e scocciature future dal
gestore che state lasciando)
-Nel secondo caso potreste provare a contattare telefonicamente la fastweb, sperando di non
impiegare un’eternità prima di arrivare ad ottenere il risultato voluto (questo servizio è gratuito,
tuttavia non avrete alcun tipo di modulo che attesterà l’effettiva disdetta)
-Nel terzo caso, potreste inviare una raccomandata al gestore, così da poter avere almeno la
prova tangibile della recessione dal contratto. Tale operazione potrebbe sembrarvi gratuita, ma
dovreste comunque tener conto della spesa della raccomandata stessa e dei tempi di consegna
delle poste italiane.
-Nel quarto caso, infine, potrete scegliere di procedere tramite PEC, così da avere -anche in
questo caso- una prova fisica dell’avvenuta disdetta, oltre a non dover sborsare neanche un
centesimo. (Questa opzione però, è valida solo per chi possiede già un indirizzo pec)

Una volta scelto uno di questi percorsi ed iniziate le procedure di recessione, sarete contattati
dalla fastweb per ottenere la conferma della vostra scelta. Nel caso in cui non ci abbiate
ripensato nel frattempo, la pratica verrà finalizzata e, da questo momento in poi, vi basterà
compiere solo un altro piccolo passaggio: ogni apparecchio o decoder ricevuto in comodato
d’uso dovrà essere restituito al punto FASTWEB più vicino (se non sapete dove trovarlo,
chiamate il 192 193), pena il pagamento di un’ammenda.

Ma, arrivati a questo punto, vi starete sicuramente domandando.. La mia disdetta (oltre a
portarmi via tempo ed energie) mi costerà anche una penale? Dipende:
Se la recessione viene richiesta prima del termine contrattuale e si è in possesso soltanto dei
servizi base, dovrete versare la somma €29.95.
Se la recessione viene richiesta prima del termine contrattuale e si è in possesso di ulteriori
offerte oltre quelle di base, dovrete versare una somma più elevata rispetto a quella indicata
sopra.

Infine -nel migliore dei casi- se l’offerta è stata stipulata tramite chiamata o sul sito web, e se
rientrate ancora nei 14 giorni di “prova” dalla stipulazione del contratto (legge Bersani sul diritto
di ripensamento), potrete evitare del tutto la penale.