Sapete quanto tempo trascorriamo connessi a internet in media? L’ultima stima italiana conta 6 ore e 22 minuti al giorno… ma di certo è destinata a salire. Come conseguenza, anche una grandissima parte di servizi un tempo solo “fisici” si stanno spostando in rete per attirare gli utenti, ormai in grado di svolgere infinite attività semplicemente prendendo in mano lo smartphone. E, tanto per essere sicuri che tutti conoscano ogni possibilità che la rete può offrire, anche la pubblicità è diventata digitale.
Certo, ne esistono di molti tipi, che si adattano alle varie esigenze dei prodotti e servizi da sponsorizzare, ma qui in particolare ne esamineremo uno molto noto, dato che lo abbiamo sotto gli occhi praticamente tutti i giorni: gli annunci di Google. Come potrete intuire, sono quei risultati delle ricerche che appaiono in cima agli altri, preceduti dalla dicitura “Ann.”.
Si possono creare con facilità attraverso la piattaforma di Google Ads (l’unico prerequisito necessario è un indirizzo Gmail) e forniscono una serie di vantaggi molto interessanti per chi vuole sponsorizzare la propria azienda online: il budget è flessibile, modificabile in ogni momento, e permette alla campagna di terminare una volta che è esaurito, senza costi aggiuntivi. Non solo, grazie al sistema Pay per Click, si paga solo quando gli utenti selezionano effettivamente il link sponsorizzato; nel mentre però già solo il fatto che lo notino è una forma di pubblicità. E, contando che Google è utilizzato dall’85% degli italiani, viene visto potenzialmente da tante persone.
Le campagne sono comunque modificabili in ogni momento, con cambiamenti in tempo reale, e gli strumenti stessi di Google Ads forniscono consigli per migliorarle.
L’importanza dell’esperienza nel creare campagne di annunci
Siete quindi pronti a lanciarvi in questa nuova attività promozionale? Ecco, magari non così in fretta.
Se è vero che il funzionamento di Google Ads è piuttosto semplice da comprendere, questo non vuol dire che le campagne abbiano certo e immediato successo; senza determinate strategie e una certa esperienza alle spalle, è molto più probabile sprecare tempo e denaro senza ottenere nulla.
Se si vuole intraprendere un’attività del genere, la scelta più saggia è quindi rivolgersi alle aziende informatiche esperte nella promozione digitale, e che magari abbiano anche ottenuto la certificazione Google Partner, come ad esempio la DSI Design, web agency specializzata nella consulenza Google Ads. Grazie alle loro conoscenze, potrete trovare i metodi migliori per sponsorizzare la vostra attività!
Tutte le opzioni per configurare le campagne di Google Ads
Già, perché Google Ads non si limita solamente agli annunci tra i risultati di ricerca, denominati appunto Search, ma ne include altri tipi: Display, banner che appaiono in siti web di terze parti; Shopping, consigli di prodotti da acquistare, corredati da foto e prezzi; Video, le pubblicità di Youtube.
Dopo aver scelto su quale tipologia si vuole puntare, si cominciano a delineare le caratteristiche della campagna di annunci, innanzitutto definendo gli obiettivi, che possono essere l’aumento della brand awareness (far conoscere a più persone un determinato marchio) o del traffico sulla landing page linkata: l’annuncio in questo caso deve spingere gli utenti non solo a leggere ma anche a compiere un’azione.
Tra le impostazioni della campagna ci sono il target geografico (da includere o escludere), le lingue, il segmento di pubblico da coinvolgere (a seconda dell’interesse manifestato); gli annunci inoltre possono essere standard, oppure accelerati, opzione per cui usciranno a ogni ricerca inerente (serve ovviamente un investimento maggiore). Tutte le impostazioni comunque possono essere modificate secondo esigenza. Ora però giunge una domanda ovvia: secondo quale criterio vengono visualizzati gli annunci?
Gruppi di annunci, parole chiave e annunci
All’interno di ogni campagna si vanno a creare i gruppi di annunci – di solito due o tre – e per ognuno si selezionano le parole chiave, che sono il fulcro di tutto.
Infatti vanno scelte in modo che gli annunci appaiano solo quando vengono effettivamente cercate dagli utenti. Ci sono però anche qui diversi tipi di corrispondenza tra le keywords indicate e le ricerche effettuate: esatta, generica (nella ricerca appaiono quelle parole, ma anche altre), generica modificata (avviene il match anche con termini semanticamente attinenti), a frase (le parole chiave sono indicate tra i doppi apici e il loro ordine deve essere rispettato) e, infine, inversa, che permette di escludere alcuni termini.
Una volta determinate le keywords, si creano gli annunci veri e propri, almeno tre per gruppo, indicando l’indirizzo della landing page, più vari titoli e descrizioni, che saranno visualizzati a seconda della loro pertinenza con la ricerca.
I criteri di Google per mostrare un annuncio
Una volta terminato il processo, i nostri annunci sono pronti, ma con che modalità sono visti? L’ennesimo vantaggio nell’utilizzo di Google è la sua intelligenza artificiale, che “capisce” come posizionare ogni annuncio in modo che sia performante al massimo, in base alle parole ricercate, alle fasce orarie, e ovviamente alle impostazioni scelte in fase di progettazione.
Talvolta però più di un annuncio potrebbe avere le stesse caratteristiche, motivo per cui si crea un ranking, e solo quelli con le posizioni più alte vengono mostrati; per determinarlo, viene anche analizzata la landing page, motivo per cui è necessario essere certi che il proprio sito sia ben curato, prima di scegliere di sponsorizzarlo.
Se su questo ultimo elemento siete totalmente sicuri, allora è giunto il momento di fare pubblicità… ora sapete anche come!