LAVORO: ASSUNZIONI IN CALO.
PIÙ CONTRATTI INDETERMINATI,
MENO GIOVANI UNDER 29

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LECCO – Nel 4° trimestre 2019 le imprese delle province di Como e Lecco prevedono di effettuare complessivamente 14.220 nuovi ingressi. Rispetto al 3° trimestre si evidenzia un calo di 1.410 unità: in particolare a Lecco i nuovi assunti saranno circa 800 in meno.

A cercare nuovo personale sarà il 15,2% delle aziende comasche con almeno un dipendente e il 14,3% di quelle lecchesi (contro il 20,6% e il 20,5% del 3° trimestre).

Nel 4° trimestre 2019, il 35,9% delle entrate si concentrerà nel comparto industriale: si tratta di 5.110 nuovi contratti. Rispetto al 3° trimestre cresce la quota di nuovi ingressi nel terziario (dal 63,9% al 64,1%). In particolare, le nuove assunzioni previste saranno 2.190 nel commercio, 1.850 nel turismo e 5.070 negli altri servizi.

Nel mese di ottobre 2019, sulle 5.730 assunzioni programmate dalle imprese lariane, la quota con contratto a tempo indeterminato sale al 28,8% (a luglio era del 28,1%). Lecco, con il 34% mantiene il 2° posto di luglio tra i territori lombardi (a pari merito con Lodi, dietro a Brescia e Milano che occupano la prima piazza).

Cresce di oltre due punti percentuali anche la quota dei contratti di apprendistato (dall’8,5% al 10,6%), facendo comunque registrare un valore inferiore alla media lombarda e italiana (13% per entrambe).

Calano invece i contratti a tempo determinato (dal 57,6% di tre mesi fa al 56,2% dato che rimane comunque superiore sia alla media regionale, 52%, che a quella nazionale, 51,6%).

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A Lecco, prevalgono gli ingressi a tempo indeterminato nelle costruzioni (71%) e nel manifatturiero (50%); il tempo determinato è maggiormente utilizzato nei servizi alle persone (57%) e nel commercio (51%). Nel turismo si nota un alto ricorso ad altre tipologie di contratti.

Rispetto al mese di luglio, a ottobre continua a salire la quota di entrate destinate a personale laureato (dall’11,4%, al 16,2%).

Tra i profili maggiormente richiesti sia dalle imprese comasche che da quelle lecchesi spiccano soprattutto figure a media e bassa specializzazione: per Lecco, “operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche” (290 persone); “cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi turistici” (210 nuove assunzioni ciascuno) e “tecnici delle vendite, del marketing e della distribuzione commerciale”, “personale di amministrazione, di segreteria e dei servizi generali” e “commessi e altro personale qualificato in negozi ed esercizi all’ingrosso” (110 nuovi ingressi ciascuno).

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Diminuisce la quota di ingressi riservati a giovani con meno di 29 anni (dal 35,5% di luglio al 33% di ottobre); ciononostante, il valore lariano rimane superiore alla media italiana e in linea con quella regionale (rispettivamente 30,3% e 33,5%). A Lecco le aree che riservano le maggiori opportunità ai giovani sono: area produzione di beni ed erogazione del servizio (340 figure), aree commerciali e della vendita (130 unità) e aree tecniche e della progettazione (50 persone).

Altro focus dell’analisi concerne le figure professionali di difficile reperimento: Lecco evidenzia le stesse criticità di Como: aree produzione di beni ed erogazione del servizio (420 figure), aree tecniche e della progettazione (130 figure); “aree commerciali e della vendita (130 unità).

I dati emergono dall’indagine Excelsior sulle previsioni di assunzione, svolta mensilmente dalle Camere di Commercio e da Infocamere tramite l’invio di questionari online e interviste telefoniche.