LARIOFIERE, DADATI PARLA
DEL NUOVO MANDATO:
“CONDIVISE LE NOSTRE SCELTE”

ERBA – La notizia del rinnovo dei vertici di Lariofiere è di qualche giorno fa (leggi qui il nostro articolo).

Riconfermato presidente il lecchese Fabio Dadati, che il direttore di Lecco News Sandro Terrani ha intervistato su situazione e prospettive dell’ente fieristico – che però nelle intenzioni “diventerà anche un polo congressuale, per eventi, spettacoli; oltre che una società di servizi“.

Dadati, intanto l’ovvia soddisfazione per la sua conferma alla guida di Lariofiere…

Ringrazio la Camera di Commercio, il presidente Marco Galimberti, il presidente di Confcommercio Lecco, Antonio Peccati, che mi ha proposto alla presidenza nel 2019 e sostenuto in questi anni, insieme agli altri membri di Giunta e ai consiglieri e alle categorie che nei primi tre anni di mandato ci sono stati vicini e hanno sostenuto il nostro lavoro. Grazie anche al Comune di Erba, i sindaci Veronica Airoldi e Mauro Caprani, e alla Provincia di Lecco con i due presidenti che sono avvicendati, Claudio Usuelli e Alessandra Hoffman, che sono stati, e continuano ad essere, soci presenti e attivi nel difficile impegno negli anni di crisi e pandemia.

Aver confermato il Consiglio direttivo della Fondazione Lariofiere per i suoi 4/5 è un segnale chiaro di condivisione delle scelte fatte e di continuità per il futuro. Non era scontato, ma è coerente con quanto successo durante il mandato, dove abbiamo sempre avuto grande attenzione nel recepire le istanze dei soci e delle realtà che le compongono, in particolare le associazioni di categoria, i sindacati, ma anche le Istituzioni lariane, Prefetture, Forze dell’Ordine, Amministrazioni locali, ASST E ATS che voglio ringraziare.

La Provincia di Como, anche se non socia è sempre stata al nostro fianco, con la tranquillità di poter sempre contare sul presidente Fiorenzo Bongiasca ed i suoi dirigenti. Tengo a citare anche la Camera di Commercio di Como Lecco nei suoi dirigenti e funzionari, a partire dal Direttore generale Giuliano Caramella e la dirigente Pina Sergio con cui il lavoro insieme è quotidiano e sempre positivo.

Uno dei pilastri che sostengono l’attività di Lariofiere, anche se non coinvolta direttamente nella Fondazione, è certamente Regione Lombardia, con i suoi rappresentanti espressione del territorio, il presidente del Consiglio Regionale, Alessandro Fermi, il consigliere Mauro Piazza, presidente di Commissione, i sottosegretari Antonio Rossi e Fabrizio Turba. Insieme a loro, il consigliere Raffaele Erba. Voglio ringraziare l’assessore alle Attività Produttive, Guido Guidesi, che dal suo insediamento ci è sempre stato accanto e ci ha aiutato in misura significativa a superare la crisi pandemica ed a programmare il futuro.

Il Consiglio di Lariofiere è composto da figure di spessore, esperte, che danno garanzie al territorio sulla migliore gestione della Fondazione, Veronica Airoldi, ex sindaco di Erba con esperienza in importanti società pubbliche, il vicepresidente Roberto Galli, presidente di Confartigianato Como, Giovanni Ciceri, presidente di FIPE e di Confcommercio Como, Giulio De Capitani, un architetto con importanti esperienze amministrative di Assessore comunale a Lecco e regionale lombardo. Essere presidente di un consiglio così autorevole mi chiama ogni giorno a mettermi in discussione ed a lavorare al meglio con il Direttore Silvio Oldani e i suoi.

Essere diventato presidente nel 2019 con la fusione delle Camere di Commercio di Como e Lecco è stata una grande sfida per un lecchese, molto impegnativa e complessa a cui mi sono dedicato con serietà e continuità per conoscere la struttura economico rappresentativa comasca, le società partecipate dalla Camera di Commercio, le diverse sensibilità, gli obiettivi, le aspirazioni, le modalità in modo che potessi dare risposte esaustive a tutti nel rispetto del ruolo Lariofiere.

Il Piano Industriale prevede interventi sulla struttura: parliamone.

Il Piano Industriale 2023-2026 è stato approvato dai soci lo scorso anno, è stato realizzato partendo dalle necessità e dalle indicazioni degli stakeholder del territorio, dall’analisi dell’andamento dell’ultimo decennio, del mercato fieristico, congressuale e degli eventi, dalla condivisione degli obiettivi all’interno del Consiglio direttivo.

L’obiettivo era chiaro: rendere Lariofiere più moderna e completa nell’offerta complessiva ampliando le giornate di apertura, le attività, ottimizzando le voci di ricavo e la struttura stessa del business.

Quindi, fiere come principale voce di ricavo, congressi, convegni ed eventi, aree di co-working, servizi tecnologici per le imprese (Lariofiere Digital), gestione diretta della ristorazione servizi di management Facility per le produzioni cinematografiche e televisive, e servizi per il turismo svolti su mandato della Camera di Commercio per tutto il territorio del Lago di Como.

L’impegno sul turismo va dalla promozione digitale con la realizzazione e la gestione del sito lakecomo.is, la gestione dei social, al supporto alla Camera di Commercio nell’organizzazione della partecipazione alle fiere nazionali ed internazionali con BIT Milano, TTG Rimini, WTM Londra, ITB Berlino, il turismo all’aria aperta, l’organizzazione di Educational, etc…

Per realizzare tutto ciò i soci hanno effettuato un aumento del fondo di dotazione di un milione di euro, Fondazione Cariplo, approvando il progetto Make Como negli emblematici maggiori della provincia di Como, 500 mila euro circa e Regione Lombardia altri 500 mila euro. Quindi, un totale di due milioni di euro che stiamo cercando di implementare con l’aiuto di Regione Lombardia per riuscire a realizzare tutti i lavori necessari: impianti elettrici, clima, pavimenti dei padiglioni, illuminazione, sicurezza, accessi, ingresso, emiciclo centrale, bar, ristorante.

Una sfida importantissima per il Direttore generale, Silvio Oldani, e per tutti i suoi collaboratori, starà a loro più che al Consiglio direttivo “mettere su strada” il Piano Industriale e raggiungere gli obiettivi prefissati. Tutto ciò richiede un cambio di passo, una maggiore attenzione al business, ai risultati economici, una logica imprenditoriale che va oltre alla struttura classica di una Fondazione. E’ certo che il mio impegno non sarà parziale, così come la condivisione della fatica e della responsabilità.

Si punta alla trasformazione da centro fieristico/congressuale a spazio polifunzionale. Ce la farete? In che tempi e con che costi?

Ad oggi Lariofiere era principalmente un polo fieristico, diventerà anche un polo congressuale, per eventi, spettacoli; oltre che una società di servizi. L’obiettivo è di terminare questa tranche di finanziamenti entro ottobre e con la primavera la climatizzazione del padiglione C.

I costi sono circa tre milioni di euro comprensivi della quota della Fondazione.

Quindi, cosa sarà dopo la nascita come Elmepe questa “nuova” Lariofiere?

Lariofiere sarà ancor più uno strumento di politica economica del territorio, darà possibilità alle aziende ed alle organizzazione di realizzare iniziative importanti sfruttando il quartiere rinnovato, riempirà il vuoto dato dalla mancanza di aree convegni ed eventi superiori ai 300 posti, noi arriveremo fino a 1.400 persone sedute. Ma non solo, con lo studio di nuove fiere organizzate direttamente da noi, potremo dare risposte a più settori economici, penso ad esempio al legno arredo, alla cosmesi, al metalmeccanico.

Potremo dare molto alla promozione turistica, anche di turismi alternativi come quello disegnato da MAKE COMO, al cinema ed alle produzioni televisive, alle aziende ed alle Istituzioni per le loro attività convegnistiche a distanza.

Infine una domanda che nasce dall’attualità: la caduta del Governo Draghi potrà avere effetti pratici sul vostro percorso?

Non credo che avremo alcun effetto, nella nostra attività, pur essendo un quartiere catalogato nella fascia internazionale, non abbiamo relazioni col Governo nazionale.

S. T.

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