LECCO – Una condanna inutile, perché tra un anno il reato sarà prescritto. Ugualmente il giudice Guido Lomacci del tribunale di Lecco ha condannato Ivano Comi, 59 anni, a un anno di reclusione nella sentenza di primo grado.
I fatti di cui è stato ritenuto responsabile sono particolarmente antipatici, perché riguarderebbero la circonvenzione d’incapace, nel caso specifico un anziano residente ad Introbio con difficoltà uditive che tra il 2005 e il 2006 avrebbe consegnato a Comi 51mila euro complessivi a pagamento di apparecchi acustici rivelatisi inservibili.
L’uomo è stato accusato anche di esercizio abusivo della professione medica. Venne arrestato nel 2009 dai carabinieri di Valmadrera.
Nel faldone a suo carico, la Procura ha raccolto diversi episodi negli anni, sempre nei confronti di anziani, ai quali si sarebbe presentato come medico audioprotesista incaricato – a suo dire – dall’ ‘Istituto regionale per la sordità’, che in realtà non esiste. Di soldi, in questo modo, ne avrebbe ottenuti davvero tanti.
Nell’inchiesta è entrata pure la moglie del condannato, nelle vesti di legale rappresentante delle società del marito. E’ in corso un processo con rito abbreviato durante il quale la PM di Lecco Cinzia Citterio ha chiesto per la donna una condanna a tre anni di reclusione per omissione e frode fiscale.