APERTI A POGGIO BUSTONE
I MODULI SCOLASTICI COSTRUITI
CON L’AIUTO DEI LECCHESI

POGGIO BUSTONE (RI) – Una delegazione guidata dall’assessore alla pubblica istruzione di Lecco Clara Fusi ha raggiunto Poggio Bustone in provincia di Rieti per l’inaugurazione dei moduli scolastici per la scuola primaria. Insieme a lei Giovanna Turba, responsabile di plesso negli anni in cui è stato realizzato il progetto, Elena Crotta responsabile del progetto, il presidente del CO.GE (Comitato Genitori) Giuseppe Negro, Nicolò e Pietro in rappresentanza dei compagni della “Carducci” e la mamma di Pietro.

Tutto ha avuto inizio con la scossa di terremoto del 24 agosto 2016, che distrusse interi paesi dell’Italia centrale, e con quella del 30 ottobre 2016, che rese inagibile la scuola di Poggio Bustone. La scuola primaria “G. Carducci” di Lecco si attivò subito con il progetto “Ricostruiamo paesi e cuori” e con “Città Infinita”, promosso dai genitori della scuola e allargato a tutta la cittadinanza.

Il 24 gennaio 2017 una delegazione del Comune di Poggio Bustone, guidata dal sindaco Deborah Vitelli, è venuta a Lecco in occasione dell’evento de “La città Infinita”. Questo incontro ha creato un legame che è durato nel tempo, poiché a Poggio Bustone, durante la cerimonia di inaugurazione del 5 ottobre 2019, i cuori di tutti sono diventati un cuore solo: il cuore della solidarietà.

L’inno nazionale, cantato dagli alunni della primaria e della secondaria, le canzoni che hanno coinvolto nel vortice allegro e accogliente del paese, le riflessioni degli alunni che hanno commosso i presenti, hanno immerso tutti, cittadini di Poggio Bustone e di Lecco, in un’atmosfera di tristezza e di gioia allo stesso tempo. Tristezza per il dolore provato dalla popolazione locale, gioia per la soddisfazione condivisa da tutti nell’inaugurare la nuova scuola per le giovani generazioni, speranza e consolazione per il futuro, come giustamente ha fatto notare l’assessore Regionale alla Ricostruzione, Claudio Di Bernardino, nel suo indirizzo di saluto. Le parole delle autorità hanno ripercorso ciò che è stato, ciò che è stato fatto e delineato i programmi futuri.

Lecco ha portato la condivisione, l’emozione e la capacità di cogliere, al di là degli sguardi e dei gesti, ciò che stava nei cuori delle persone. La città ha regalato libri per la biblioteca scolastica, cartelloni preparati dagli alunni per abbellire le aule, volumi di Lecco, copie de “I Promessi Sposi” a fumetti, e una targa a ricordo dell’evento. Poggio Bustone ha offerto la serenità, nonostante tutto, la voglia di andare sempre avanti, di essere una comunità che cresce unita, disponibile a condividere con tutti gioie e difficoltà, grazie anche all’aiuto di persone capaci e che sanno mettersi in gioco. I saluti finali non sono stati un addio, ma un arrivederci presto qui a Lecco.