LA LETTERA/APPELLO PER LECCO: “PIAZZA AFFARI, MOBILITAZIONE NECESSARIA DEI CITTADINI”

valsecchi corradoMa cosa ci vuole a dare una risposta ad una impresa che ha fatto richiesta al Provveditorato alle Opere Pubbliche di conoscere i motivi della sua esclusione ad un appalto e che contemporaneamente si è rivolta al TAR per chiedere la temporanea sospensione di eventuali aggiudicazioni ?
Quello che temevamo si sta, purtroppo, verificando!
Con i tempi del Provveditorato che deve fare le sue verifiche ( manco non avesse gestito direttamente l’appalto ), il Ministero che deve accertare la correttezza delle procedure, il TAR che deve esaminare il ricorso dell’impresa Carsana per capire se sussistono le condizioni per invalidare o confermare la gara d’appalto…..Tutti sommersi in un mare di “scartoffie” e una città che continua ad essere ostaggio della burocrazia. Una vicenda che sembrava dopo troppi anni aver intrapreso l’ultimo faticoso tratto di strada per riportare alla fruibilità pubblica Piazza degli Affari e il completamento del nuovo Tribunale si trova nuovamente a fare i conti con ricorsi, diffide, verifiche, delibere da assumere, missive da spedire, dove gli attori coinvolti a sbrogliare la matassa sono istituzioni Pubbliche ( provveditorato, ministero, TAR, etc…) . Adesso le parole non servono più a nulla, bisogna assumere una iniziativa come comunità . I solleciti, le buone maniere, le relazioni diplomatiche è giusto che il Comune continui a promuoverle, ma rischiano di non essere sufficienti a sbloccare la situazione. A fronte delle verifiche che ipotizziamo si stiano promuovendo ( almeno questo è un augurio che ci facciamo ) e delle contestazioni, legittime intendiamoci, che l’impresa Carsana non ci risulta abbia ritirato, vogliamo essere molto schietti. La comunità non ne può più di vedere Piazza Affari in queste condizioni e Appello per Lecco men che meno. Perciò se entro un mese non arriveranno tutte le risposte che ci attendiamo ( la gara è regolare o no, si può procedere o si deve bandire un nuovo capitolato d’appalto, etc.. ) con una data sicura per l’inizio dei lavori che consentano a Piazza degli Affari e ai cittadini di Lecco di archiviare questa vergognosa esperienza, la nostra associazione promuoverà un sit-in di contestazione,coinvolgendo i cittadini lecchesi, davanti alla sede del Provveditorato alle Opere Pubbliche e mettendo in atto tutte le iniziative, anche di carattere legale, per risalire alle responsabilità di eventuali infrazioni, incongruenze e omissioni da parte del personale del Provveditorato. Lo Stato deve capire che la pazienza della gente è finita e non si può attendere mesi per avere risposte a soluzioni che la città attende da anni.

Corrado Valsecchi
Portavoce Appello per Lecco