LECCO – La Procura di Lecco vuole la certezza che il passeggero, vittima di due vigilantes che in modo brusco lo cacciarono dal bus, non abbia calunniato i due controllori.
La vicenda è nota: nell’ottobre 2019 un giovane passeggero di origine senegalese venne ‘pizzicato’ su un autobus delle linee cittadine senza biglietto, i due controllori lo fecero scendere dal mezzo e lo multarono ma la discussione degenerò a tal punto che i due vigilantes cinquantenni avrebbero estratto manganello e pistola.
Seguirono denunce e indagini, e in udienza preliminare uno dei due controllori scelse la messa alla prova e ora sta scontando la condanna ai servizi sociali mentre l’altro, accusato per violenza privata e minaccia con arma, decise di dimostrare l’innocenza in aula.
Proprio durante le indagini si è intanto dimostrato che i due non pronunciarono frasi razziste, come invece sostenne il giovane senza biglietto, motivo che ha spinto la Procura a chiedere accertamenti sulla testimonianza della vittima che rischierebbe a sua volta una accusa per calunnia.
Si è anche giunti alla conclusione che l’arma non venne usata in modo intimidatorio, mentre vengono confermate le maniere forti, ne consegue il rinvio a giudizio per violenza privata.
RedGiu
DALL’ARCHIVIO
BUS/VIGILANTES CON LA PISTOLA MINACCIANO UN PASSEGGERO. NEL PROCESSO FILMATI E TESTI
VIGILANTES ‘BULLI’ SUI BUS?: “ARROGANZA E PREPOTENZA”:SFOGO SOCIAL DEI LECCHESI
LITE SUL PULLMAN, TRE FERITI. PROTAGONISTI UN SENEGALESE E DUE “VIGILANTES”