CALCIO, PLAYOFF SERIE C:
LECCO CORSARO A FOGGIA,
DECIDONO PINZAUTI E LEPORE

FOGGIA – Non soccombere a Foggia per poi cercare l’impresa domenica al Rigamonti-Ceppi: è questa la missione della Calcio Lecco di Luciano Foschi per la sfida di andata della finale playoff di Serie C, prima metà dei 180 minuti che separano una delle due squadre dal sogno chiamato Serie B.

Circa 13mila i caldissimi spettatori allo stadio Pino Zaccheria, con un bel gruppo di ultras lecchesi che hanno attraversato l’Italia per seguire i blucelesti. E il grande tifo non si fa attendere: fumogeni che circondano il terreno di gioco al fischio d’inizio e match che viene sospeso per qualche minuto in attesa che la visibilità torni adeguata.

Galvanizzati dai fan sugli spalti, partono fortissimo i padroni di casa, che dopo sei minuti sono già in vantaggio: corner dalla destra, Leo stacca di testa indisturbato a centro area trovando la parata di Melgrati, che nulla può sulla ribattuta da un metro di distanza dello stesso difensore. Il gol scuote la squadra del lago, che reagisce immediatamente con il potentissimo destro di Lepore, neutralizzato in calcio d’angolo. Sugli sviluppi colpisce Pinzauti, palla tra le braccia di Dalmasso.

Al 19° Zuccon si accentra e cerca il tiro a giro: la potenza c’è, ma il pallone finisce alto. Il Lecco però spinge e dieci minuti più tardi trova il meritato pareggio, anche in questo caso da un corner: Lepore crossa e Pinzauti è bravissimo a colpire sul primo palo, scagliando la sfera nel sette. I pugliesi provano a reagire, senza però impensierire l’estremo difensore bluceleste, mentre nell’altra porta Dalmasso deve fare gli straordinari per respingere il bel destro di Buso dal limite dell’area. Il primo atto si chiude dunque in equilibrio, 1-1.

Foggia nettamente più pimpante nella ripresa e i risultati si vedono: al 48° Ogunseye batte Melgrati, ma l’arbitro annulla il gol per una spinta dello stesso attaccante su Celjak, questa sera capitano blucelsete vista l’assenza di Giudici. Due giri d’orologio più tardi Schenetti calcia fortissimo da fuori area, sulla respinta centrale di Melgrati arriva Frigerio che, disturbato con un pizzico di malizia da Lepore, non riesce a centrare la porta di testa: protestano veementemente i foggiani, ma l’arbitro è categorico e non assegna il penality.

Al 63° grande inserimento di Di Noia, ma Melgrati è in stato di grazia e gli nega la gioia del gol. Dal corner che segue, stacca Ogunseye, ma non trova la porta. Ancora una frustata di Ogunseje fa rabbrividire i lecchesi al 70°, con la palla che sfiora il palo. Quando tutto sembra portare verso il pari, ecco l’episodio: il neoentrato Bunino guadagna un preziosissimo calcio di punizione dai 30 metri. Sul pallone va Lepore, già eroe dei rigori col Cesena, che con una traiettoria incredibile mette il pallone all’incrocio e regala il vantaggio al Lecco.

Forcing dei pugliesi nel finale, ma nulla di fatto: tra i fischi dei foggiani, rivolti soprattutto al direttore di gioco, esultano i lecchesi, che ora avranno due risultati utili in casa per coronare un sogno attesto da decenni.

FOGGIA – LECCO 1-2
Primo tempo 1-1

Marcatori: Leo (F), Pinzauti (L), Lepore (L)

FOGGIA (3-5-2) Dalmasso; Rizzo, Kontek, Leo; Bjarkason (dal 1′ s.t. Garattoni), Frigerio (dal 27′ s.t. Petermann), Di Noia, Schenetti, Costa; Ogunseye (dal 37′ s.t. Beretta), Peralta (dal 29′ s.t. Iacoponi). All.: Delio Rossi.

LECCO (3-4-3): Melgrati; Celjak, Bianconi, Lepore; Girelli, Galli (dal 22′ s.t. Lakti), Zuccon, Zambataro; Tordini (dal 1′ s.t.Ardizzone; dall’8′ s.t. Stanga), Pinzauti (dal 22′ s.t. Mangni), Buso (dal 39′ s.t. Bunino). All.: Luciano Foschi

ARBITRO: Bonacina di Bergamo

Gabriele Gritti