CARTA VETRATA/DADATI
E’ TORNATO (DADATI CHI?)

Se il buon anno che è arrivato lo si vede dal politico che è tornato...
E’ tornato Dadati. Avete presente, ve lo ricordate, quello vestito bene, con la pochette bianca sempre inamidata nel taschino che fa borghesia. Quello che era il nemico interno in Alleanza Nazionale di Daniele Nava fin quando non è diventato presidente della Provincia, Nava non lui.

Quello che per qualche anno ha fatto l’assessore provinciale allo Sviluppo economico, all’Agricoltura, al Turismo, all’Innovazione tecnologica, all’Università, al Lavoro. Tutti contemporaneamente.

Quello che nella Giunta Nava si spacciava come il Presidente ombra perché sapeva due cose due di informazione, marketing e comunicazione. Che sì in confronto a quegli altri sembrava Steve Jobs ma era in realtà, nella realtà, molto meno del Conte Mascetti.

Quello che ha fatto un passo fuori dal saloon targato Pdl sbattendo la porta e si sta ancora chiedendo chi ha spinto le porte per il rinculo.

Quello che era presidente di LineeLecco ed ha fortemente voluto le nuove pensiline con i sedili più corti e più stretti così da difenderci da quei 5 barboni che, dormendoci sopra, arrecavano tutti i giorni grave danno al decoro urbano. Ora non riescono a sedercisi più nemmeno i pensionati in attesa del bus, ma questo è il prezzo da pagare a ordine e calci in culo.

Quello che bisogna essere innovatori, “serve la meritocrazia”, tanto da fondare l’omonimo Forum e il movimento Rinascimento Italiano che nel suo sito istituzionale parla di se stesso così sommessamente: “In sala macchine, come Coordinatore nazionale del movimento, Fabio Dadati – manager e amministratore locale, da sempre impegnato nel sociale e nella politica attiva, considerato da tutti un esempio di serietà, umiltà e passione…”.

Quello che avendo come stella polare merito e rinnovamento era un fedelissimo dell’ex ministro Brambilla.

Quello che ora pontifica sull’Expo con le sue ricette, la sua umiltà, la sua visione di marketing e comunicazione. “Serve di nuovo un cambio di passo… serve realmente che la Camera di Commercio in primis investa in questo settore in in modo concreto: partendo dalla base, sostenendo un team di professionisti”.

Uno che si scervellava, bevendosi telegiornali e slide a raffica, drogandosi di blog e report pieni di numeri in fondo alle pagine, inebriandosi per l’apertura di un nuovo Bed and breakfast. Ora è un uomo nuovo, rinnovato, non più fautore della necessità di affannati corsi d’aggiornamento.

Uno che ha così chiare le ricette vincenti per il Turismo che tempo addietro, ad ottobre 2010, un’era geologica fa, spese centinaia di migliaia di euro per una gran Cena per 500 delegati internazionali del Turismo in piazza Cermenati a Lecco e li fece arrivare di notte, da Como, al buio sul traghetto e li fece ripartire dopo il caffè senza vedere nemmeno un angolo della Città se non i cessi pubblici di vicolo Granai.

Niente male per uno che vuol tornare in politica.

Ecco, ora leggo che è tornato Dadati. Dadati chi?

C. V.