CASO GILARDI: “SANGUISUGHE!”
DAL PROF PER OGNI PENSIONE
LA PROCESSIONE DEI “FURBETTI”

LECCO – “Smettetela, siete peggio delle sanguisughe“. Così Carlo Gilardi si rivolgeva agli extracomunitari che con insistenza gli chiedevano denaro. L’anziano professore di Airuno, dall’ottobre 2020 è ospite della Rsa Airoldi&Muzzi di Lecco e sotto tutela perché si ritiene venisse sfruttato dai collaboratori domestici.

Oggi nell’udienza al Tribunale di Lecco la giudice Giulia Barazzetta ha raccolto le dichiarazioni dei testimoni dell’accusa – condotta dal Vpo Mattia Mascaro – compresa quella della ex amministratrice di sostegno Adriana Lanfranconi e del sindaco di Airuno Alessandro Milani il quale ha confermato che “il Comune ha ricevuto dal Gilardi in donazione un appezzamento di terreno”.

Di fronte alla corte sono sfilati amici e conoscenti del professore oltre a due consulenti, e come ribadito più volte il valore stimato di beni e depositi bancari della famiglia Gilardi si attesta attorno al milione di euro.

Si è così potuto ricostruire che erano numerose le persone che passavano da Gilardi soprattutto a inizio mese, quando il professore riceveva la pensione, e non mancavano mai di chiedergli soldi.

Cinque, per la precisione, gli stranieri che devono rispondere di circonvenzione di incapace: A. R. 40 anni, marocchino, che si sarebbe fatto prestare denaro mai restituito; H. H., 45, algerino, che sarebbe stato beneficiario di ingenti somme; K. M., 40 anni, tunisino, si sarebbe fatto prestare 100mila euro per beneficenza e per l’acquisto di un’auto; N. A., 49 anni, di Israele, in carcere a Bollate per altra causa, avrebbe beneficiato in comodato d’uso di un immobile; A. B. M. H., 53 anni, tunisino, avrebbe ottenuto soldi.

RedGiu

 

LEGGI ANCHE:

PROCESSO CARLO GILARDI, UDIENZA FIUME: I TESTIMONI DELL’ACCUSA DEPONGONO CONTRO I 5 IMPUTATI