FABIO DADATI QUASI “PENTITO”.
MA D’ESSERSI DICHIARATO PRO FD’I: “HAN RINUNCIATO ALL’IDENTITÀ”

DADATIVenerdì leggo le dichiarazioni di Michela Vittoria Brambilla sulla mia persona e rimango perplesso e dispiaciuto, non tanto per me ma per Fratelli d’Italia e mi aspetto una replica da parte del partito che ho dichiarato pubblicamente di votare, nella persona del suo portavoce e candidato, Giacomo Zamperini, che ricordo entrò in consiglio comunale di Lecco solo per merito delle mie dimissioni da consigliere.

La Brambilla dichiara: “Fabio Dadati lascia Fratelli d’Italia e la coalizione di centrodestra per andare a sostenere Bodega con Ncd tradendo il progetto politico di Forza Italia e Silvio Berlusconi per Negrini sindaco. Ci sono mestieranti della politica che salgono sui taxi di questo o di quel partito e appena non intravedono più una convenienza personale, scendono”.

E’ evidente a tutti che l’intervento di Fratelli d’Italia di Lecco era necessario per affermare una sua autonomia, una sua identità, perché quando un esponente di un altro partito parla in tua vece, peraltro dicendo cose non vere, se non replichi questo significa che sei subalterno.

Quando una persona che non fa più politica attiva, che è un imprenditore con una pur piccola azienda che dà lavoro a sei persone ed a molti fornitori, che non ha tessere di partito in tasca ma che decide di esporsi a favore di Fratelli d’Italia nel rispetto di una storia vissuta con grande passione, viene accusato dall’esponente locale di Forza Italia che tutti conosciamo per vicende politiche e imprenditoriali, delle bugie sopra riportate e questo tace, allora ci si chiede se non ha sbagliato tutto e lo porta a rimettere in discussione la sua scelta.

Non quella di votare il candidato sindaco Lorenzo Bodega, già ampiamente spiegata e rinsaldata dalle dichiarazioni della Brambilla, ma quella di votare un partito che a livello locale rinuncia alla propria identità e sovranità a favore di una Forza Italia ormai in pieno declino.

Fabio Dadati