FALLISCE LA MARCIA SUL BIONE.
DI “NERI”, SOLAMENTE
ALCUNI DEI MANIFESTANTI

LECCO – Finisce con malumori di alcuni convenuti – in particolare alcuni giunti “da fuori” – e, secondo certi presenti, un noto assessore securitario si sarebbe lasciato andare perfino a un “ma che xxxxx mi avete portato a fare qua che è un campo di italiani…”.

Per essere la marcia della legalità (ribattezzata “cammino” – fa bene e aiuta a dimagrire) dell’intero cartello del centro destra cittadino con qualche decina di partecipanti comprese “truppe cammellate” fatte arrivare dalla zona del Lario e altri destri esterni, l’immagine complessiva dell’iniziativa non è di quelle da far tremare le vene ai polsi. Tra pic-nic di (italiani) increduli e presunti “illegali” che paiono chiedere a uno scatenato Zamperini di avere i WC chimici e non comprendono la forzata ironia dell’ex capo fratello d’Italia locale, la sensazione ricavata anche da alcuni esponenti politici è quella di una mezza disfatta.

Sotto: Zamperini indica la via della vittoria al centro destra

L’idea, dall’odore peraltro vagamente stantio e certo non esattamente innovativa, è quella di dare la caccia al degrado e – programmaticamente – scovare situazioni di illegalità. Con facile adunata finale all’ormai tradizionale Bione, dove figure che a loro volta appaiono “già viste” ripetono discorsi annosi replicando al capopopolo di turno. Il campo è abusivo, c’è degrado, questi prendono il reddito di cittadinanza e insomma siamo alle solite.

La marcia (pardon, il cammino) del centro destra unito potrebbe avere una parola chiave: imbarazzo. Come nel vecchio slogan del compianto cavalier Belmonte, quello del famoso “Oscar per l’imbarazzo“, qui diversi esponenti della borghesia meno estrema locale si guardano tra loro e a bassa voce si chiedono  “Quando finisce ‘sta roba?” e “Cosa ci facciamo qui?“.

E fra tentativi di trovare il degrado, consigli a costo zero su come trovare un lavoro e gli eccessi di protagonismo di qualcuno, viene meno anche la speranza di reperire in zona qualche nero (nel senso della pelle”) con delle illegalità da poter documentare. Di neri (nel senso della politica), solo qualuno tra i partecipanti.

Altri, a fine cammino, iniziano a scambiarsi opinioni tra l’amareggiato e l’incredulo che trovano poi puntuale conferma social.

La via per Lecco 2020 con la sfida a Gattinoni, da oggi appare un cammino più difficile.

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