FAMIGLIA-SCUOLA-LAVORO:
UN APPELLO ALLA REGIONE
UNISCE LE VARIE ASSOCIAZIONI

MILANO – Una lettera aperta ai livelli istituzionali di Regione Lombardia è stata inviata in giornata dalle associazioni lombarde dei genitori e della scuola. Eccola in forma integrale:

Le associazioni Age, Agedo, Agesc, Art. 26, Faes, Famiglie Arcobaleno, Generazione Famiglie e Moige, seguono con attenzione l’andamento dei contagi da virus Covid Sars 19, e sono estremamente preoccupate per il costante innalzamento di questi numeri che ultimamente si registrano in modo più marcato anche tra bambini e giovani.

Ci preoccupano, altresì, il rinnovarsi di provvedimenti repentini di chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, prima in ampie zone della Lombardia, e da oggi, con l’Ordinanza n. 714/21, inserendo tutta la regione nella cosiddetta fascia “arancione rinforzato”.

Ci preme rilevare come questi interventi incidono pesantemente sul trinomio famiglia-scuola-lavoro, che sono inscindibili tra loro, e sul benessere degli alunni, siano essi bambini o adolescenti.

Com’è possibile riorganizzare dalla sera alla mattina i tempi di vita di una famiglia con figli (spesso anche più di uno) che frequentano la scuola? Com’è possibile rivedere dalla sera alla mattina l’organizzazione scolastica considerando che le lezioni in presenza non sono assimilabili alla DAD? Com’è possibile riorganizzare dalla sera alla mattina una qualsiasi attività lavorativa (sia di produzione che di servizi, e a maggior ragione per i luoghi di cura) se non sai quanti collaboratori saranno costretti ad assentarsi per la cura dei propri figli?

Jessica Locatelli,  AGeSC Lecco

Insomma, sarebbe stato sufficiente far decorrere questi provvedimenti dal lunedì successivo per lasciare maggior serenità d’azione a chi oggi non sa dove aggrapparsi per far conciliare le proprie esigenze di vita familiare e lavorativa.

Riteniamo opportuno sollecitare i livelli istituzionali di Regione Lombardia a tenere conto delle richieste che provengono da noi genitori, le cui famiglie sono un insostituibile “ammortizzatore sociale” la cui azione rischia di essere gravemente compromessa da provvedimenti affrettati e inopportuni.

Richiamiamo quindi la vostra attenzione sui seguenti punti per non penalizzare ulteriormente la didattica in presenza, da svolgersi in ambienti controllati e sicuri:

– Differenziazione delle chiusure scolastiche in ragione dell’evoluzione pandemica, su base comunale e provinciale;
– Favorire il processo di vaccinazione del personale scolastico;
– Sollecitare il Governo affinchè ripristini velocemente, e con valenza retroattiva, i congedi parentali per facilitare le necessarie assenze dal lavoro;
– Allargare la fruibilità dei c.d. “bonus baby sitter” ad altre forme di sostegno alla cura di figli piccoli, operata da Enti e Associazioni varie;
– Istituire a livello regionale nuove forme di sostegno, economico e sociale, alle famiglie per agevolare il loro primario compito educativo e di cura dei figli.

Facciamo appello alla vostra responsabilità amministrativa e alla vostra sensibilità umana per evitare danni più gravi di quanti questa pandemia già sta causando.

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