FESTA DI LAORCA, CELEBRATI
ALLA GRANDE DON FERRAGLIO
E MONSIGNOR BARONE

LECCO – Si è conclusa nel rione lecchese di Laorca la festa patronale della Madonna del Carmine o Terza de Löi, ritornata dopo due anni di stop a causa della pandemia, con l’importante momento religioso della messa e della processione del simulacro della Vergine del Carmelo. È dal 1975 che la comunità parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo si ritrova per pregare e ringraziare la Beata Vergine del Carmelo rinnovando un voto fatto nel 1917 quando i fedeli chiedevano il ritorno dei soldati coinvolti nella disfatta di Caporetto.

La casula in ricordo del sacrestano Mario dell’Oro

Alla messa di domenica alle 10:30 è stato festeggiato monsignor Antonio Barone per i 65 anni di sacerdozio – consacrato prete nel 1957 dall’allora arcivescovo di Milano Giovanni Montini – che ha concelebrato la funzione con don Claudio Maggioni parroco della Comunità Pastorale comprendente anche San Giovanni e Rancio, don Marco Bassani e il diacono Alberto Treccini.
L’intenso momento religioso è stato sostenuto dal coro africano Elikya del C.O.E. di Barzio. Nell’omelia, monsignor Barone ha ripercorso il suo cammino vocazionale che lo ha portato da operaio delle Acciaierie del Caleotto a diventare visitatore e coordinatore delle missioni africane che dipendono dalla diocesi di Milano e dove operano clero, suore e volontari ambrosiani, nominato dall’allora Arcivescovo Carlo Maria Martini. Per oltre 25 anni il sacerdote è stato in terra africana, visitando i luoghi dove operano i missionari milanesi della Fidei Donum. Durante la messa è stata benedetta e utilizzata la casula mariana realizzata in memoria del sacrestano volontario Mario Dell’Oro scomparso di recente.

Il Corpo Musicale Brivio di Rancio ha eseguito alcuni brani festosi sulla piazza della parrocchiale.

Il momento più intenso della domenica è stata la processione guidata dal laorchese don Giacomo Ferraglio che festeggiava il 35° di sacerdozio. L’immagine della Madonna del Carmine è partita dalla chiesetta di San Giovanni Battista posta sotto le grotte dello storico cimitero, è passata per l’oratorio San Giuseppe per raggiungere la chiesa dei Santi Pietro e Paolo per la benedizione conclusiva.

Ad accompagnare il corteo ancora le musiche del Corpo Musicale Brivio di Rancio.