LECCO – La scuola e le istituzioni impegnate insieme nel contrasto alla violenza di genere. È scaturita da questa piena unità di intenti e di azioni la presenza presso l’Istituto Parini del sindaco di Lecco Mauro Gattinoni, della dott.ssa Marina Ghislanzoni, referente dell’Ufficio Scolastico Territoriale, e di numerosi rappresentanti della Commissione Pari Opportunità e della rete S.T.A.R. (Sistema Territoriale Antiviolenza) nella mattinata di mercoledì scorso.
Davanti a questa speciale platea, gli alunni di quattro diverse classi quarte dei corsi Tecnico e Professionale hanno presentato contenuti e riflessioni maturati nell’ambito di un percorso di formazione mirato alla prevenzione della violenza e alla promozione della cultura del rispetto che li ha visti impegnati nelle scorse settimane. Il progetto ha previsto diverse attività ed esperienze educative che hanno coinvolto, oltre agli insegnanti, figure esterne alla scuola tra cui uno psicologo, un avvocato, due operatrici dell’Associazione ‘L’altra metà del cielo-Telefono Donna’ di Merate. Ciascuna classe ha poi svolto in autonomia degli approfondimenti in base alla tipologia di indirizzo, esprimendosi con le forme di comunicazione più adatte ad ogni corso di studio, che hanno toccato sottotematiche diverse, come la rappresentazione del rapporto tra maschile e femminile nell’immaginario artistico-letterario, nella comunicazione dei media e nella pubblicità.
La restituzione che ne è nata ha coinvolto non solo racconti verbali, ma anche momenti teatrali e musicali susseguitisi in una performance durata circa un’ora, che ha ottenuto il vivo apprezzamento degli spettatori, come testimoniato dalle parole pronunciate dal primo cittadino, che – oltre a sottolineare l’impegno dell’intero consiglio comunale lecchese a investire assistenza, risorse e competenze affinché la violenza e la disparità di genere vengano quanto prima rimarginate e minimizzate – ha evidenziato l’importanza imprescindibile dell’educazione delle nuove generazioni alla cultura del rispetto: “Il percorso che avete svolto e che avete restituito è particolarmente significativo tenuto conto dell’età che state vivendo e da cui dipende la costruzione della vostra identità e libertà nel vivere le relazioni delle donne e degli uomini che sarete, dunque non possiamo che ringraziarvi per il vostro ruolo imprescindibile nella costruzione della società, speriamo migliore, di domani”.