Lord Corrado Valsecchi che di solito è imbottito di anglismi fino alla stucchevolezza, – per anni si è fatto chiamare manager al posto di funzionario o dirigente, ancora oggi parla di mission e vision e leadership – questa volta, pur avendo ragione nel merito, deve essere impazzito.
La sua critica e richiesta con una lunga e meditata lettera, meditata almeno per il tempo di una pausa – lui avrebbe scritto: coffee break – di togliere i termini inglesi dalle comunicazioni e pubblicità del Comune è per metà bizzarra e per l’altra metà pretestuosa – lui avrebbe scritto fifty-fifty – perché nella sua lettera nel criticare l’uso degli anglismi del Comune scrive: “può diventare pericoloso sia dal punto di vista culturale che di impoverimento della lingua”, in tre righe tre riesce a piazzarci dentro nell’ordine: outdoor, undertourism, marketing e payoff.
Ed è quasi certo che se non fosse finito lo spazio della sua lettera avrebbe scritto pure layout, business, advertising e influencer.
Quindi da questa Land of Color che Valsecchi avrebbe voluto si scrivesse: una Landa di tutti i colori; facciamo squadra – lui avrebbe scritto Team – per sapere quanto è costata questa pubblicità istituzionale
Mettiamo la nostra firma sotto quella di Corrado Valsecchi, il manager e il leader e l’outsider che non ha ancora digerito di aver perso le elezioni e di averle pure fatte vincere a Gattinoni e oggi decide di immolarsi perché non si parli l’inglesorum, visto che è tempo di celebrazioni di Manzoni.
Firmato
Treccani Churchill
IERI SU LECCO NEWS:
VALSECCHI BASTIAN CONTRARIO SU QUELLA “LAND OF COLORS E MONTAGNE E LAGO E RIONI“