IL CALDONE COME I NAVIGLI?
‘APPELLO’ PROPONE DI RIAPRIRE
IL TORRENTE CITTADINO

LECCO – Appello per Lecco si inserisce nel dibattito pre elettorale sul futuro della città, facendo un salto… nel passato.

“Allargare e rilanciare il centro città e innovare l’area attorno al politecnico” è il titolo della nuova proposta di Apl, che in sostanza intende riaprire il Caldone, interrato in parte del centro di Lecco.

“I torrenti lecchesi sono stati il motore della nostra economia locale nei periodi più floridi – scrive Appello – , hanno generato ricchezza e da sempre sono un elemento distintivo del nostro paesaggio”.

“Il concept che proponiamo ha lo scopo di ripristinare in tratti del viale Dante, con incursioni su viale Costituzione e con un alveo più contenuto il torrente Caldone utilizzando una banchina protetta e una seduta continua e percorribile. Non è un’alterazione sostanziale dell’assetto viabilistico cittadino, ma si tratta di un intervento che rigenera la città iniziando dall’acqua e rendendola percepibile, con le dovute precauzioni, sia dal traffico su gomma che dai pedoni in un tratto di strada di forte passaggio locale. Si inaugura così un nuovo assetto stradale che oltre ad avere le carreggiate di percorrenza ha una forte connotazione paesaggistica degna della sensibilità del nostro territorio confinato tra monti, laghi e torrenti”.

“L’allargamento del centro, lo sviluppo, ambientale, commerciale e turistico della fascia che si muove tra il politecnico con l’area della piccola, da via Carlo Porta alla Canottieri é nei desiderata di Appello per Lecco che completa in questa area una “vision” moderna e innovativa proiettata ad un reale e significativo cambiamento della città. Occorre essere audaci e proporre soluzioni che siano compatibili con una città che guarda sempre di più al turismo come elemento di traino economico e culturale. Mettiamo a disposizione della città alcune di queste idee consapevoli che sono studi di fattibilità forti sui quali occorre, con coraggio, investire”.

“Il progetto di Appello per Lecco non prevede per l’area dell’ex piccola velocità oggi di proprietà del Comune il mantenimento del mercato che verrà riportato, qualificandone strutture e disciplina, nel centro città in particolare nelle piazze Mazzini, Garibaldi e degli Affari. Mentre per l’area della Piccola è previsto lo sviluppo di una cittadella dell’ambiente, della scienza e dell’educazione: un vero polmone e laboratorio a disposizione di giovani, studenti e famiglie per manifestazioni, sport, ricerca e innovazione. Ridisegnare la città in un momento di grande crisi non solo è opportuno, ma indispensabile. Tornare a pensare in grande – conclude Appello -, non sacrificando i piccoli problemi che affliggono la vita di tutti i giorni è un dovere di coloro che intendono cimentarsi con la competizione elettorale e la pubblica amministrazione”.