IL REPORT 2020 DELLA POLIZIA:
CON IL COVID REATI IN CALO
CRESCE IL “COMPUTER CRIME”

LECCO – Anche quest’anno, in occasione delle celebrazioni per il 169° anniversario della fondazione della Polizia di Stato, il numero di aprile di “Poliziamoderna” è quasi interamente occupato da un corposo inserto contenente il consuntivo dell’attività della polizia di Stato relativa all’anno precedente, 60 pagine nelle quali vengono analizzati profondamente e dettagliatamente 365 giorni di attività di tutti i reparti. 

Chiaramente, tutte le attività di polizia del 2020 sono state rimodulate a causa dell’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19, tanto che, scorrendo i dati riportati nel compendio, salta subito all’occhio il numero totale dei controlli effettuati in un anno di pandemia (periodo 10/3/2020-16/3/2021), durante il quale la polizia di Stato ha effettuato quasi 38 milioni di controlli sulle persone e più di 9 milioni e mezzo sugli esercizi commerciali. Sono state circa 620mila le persone denunciate e poco più di 27mila le sanzioni a carico di esercizi commerciali e titolari.

Altri dati particolarmente significativi, se raffrontati con quelli dell’anno precedente, sono quelli del contrasto al “computer crime”, che comprende reati quali phishing, furto d’identità, diffusione di malware e attacchi informatici in genere. Truffe e frodi informatiche sono salite da 955 a 1.466, dati che rispecchiano la situazione del lockdown da coronavirus, con un elevato numero di persone costantemente al PC.

Ma dal report emergono altri dati interessanti relativi ai reati commessi nelle varie province d’Italia: nella provincia di Lecco, ad esempio, “il numero complessivo dei reati denunciati è diminuito del 25%, del 30% nel caso dei furti” ha spiegato il questore Alfredo D’Agostino. Secondo le analisi, nel 2020 sono stati denunciati meno di 9mila reati rispetto agli oltre 10mila del 2019, sono stati commessi 3 omicidi rispetto agli 8 del 2019, 15 violenze sessuali rispetto alle 18 dell’anno prima, 3.069 furti invece che 4.343, 39 rapine rispetto a 61, sono stati contati 35 episodi di estorsione rispetto a 41 e 1.278 danneggiamenti invece che 1.595. 

Altro punto fermo nel 2020 è stato costituito dal servizio sanitario della polizia di stato a causa della pandemia: quasi 16 milioni i dispositivi di protezione individuale distribuiti ai poliziotti italiani e poco più di 75mila i controlli effettuati sul personale.

Continua e costante, nonostante l’emergenza attuale, anche la lotta alle mafie: nel 2020 ha fatto registrare, oltre all’arresto di numerosi latitanti, anche il sequestro, da parte della polizia di Stato, di beni per un valore di oltre 177 milioni di euro e la confisca di beni dal valore complessivo di quasi 220 milioni.

Sempre alto il numero di chiamate al 113, che nel 2020 a quasi toccato quota 5 milioni.

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