LECCO – Si è svolto in molte parrocchie lecchesi nel pomeriggio o alla sera durante la celebrazione che ricorda l’ultima cena il rito della lavanda dei piedi. Anche nella Basilica di San Nicolò il rituale si è svolto su 12 bambini e bambine che frequentano il percorso dell’iniziazione cristiana. Il rito della lavanda dei piedi ha un significato profondo, soprattutto per i bambini, perché trasmette un messaggio di umiltà, servizio e amore. Durante l’Ultima Cena, Gesù lavò i piedi ai suoi discepoli per insegnare loro che essere grandi significa servire gli altri. Questo gesto, che nell’antichità era riservato ai servi, viene riproposto nella liturgia del Giovedì Santo per ricordare l’importanza di aiutarsi a vicenda con rispetto e gentilezza.
Per i bambini, il rito viene spiegato come un gesto di cura e attenzione verso gli altri, insegnando loro che ogni persona merita rispetto, indipendentemente dal ruolo che occupa nella società. In alcune comunità, i bambini che si preparano alla Prima Comunione partecipano attivamente alla celebrazione, vivendo il rito con stupore e raccoglimento.
È un modo concreto per far comprendere ai più piccoli che l’amore si dimostra con azioni di servizio, proprio come fece Gesù con i suoi discepoli.