IN CONSIGLIO COMUNALE TRA CAVE E TESTAMENTO BIOLOGICO,
PGT E BILANCIO AL PALO

LECCO – Quattro ore di consiglio comunale senza toccare né il bilancio, né il Pgt, su 1544 comuni lombardi, Lecco è tra i 512 che non lo hanno ancora fatto. Dopo le numerose proroghe del passato, il consiglio regionale ha messo un punto fermo, un termine ultimo in due passi: 31 dicembre 2013 per l’adozione e 30 giugno 2014 per l’approvazione definitiva. Di tempo quindi non ne resta molto davanti. Spostare in zona Cesarini il governo del territorio, espone lo strumento al rischio di manipolazioni politica, perché in emergenza si accettano decisioni che con maggiore ponderazione non si farebbero.

L’unica nota positiva è, infatti, che alcuni consiglieri che passano le assemblee a scaldare la sedia finalmente hanno chiesto la parola. E non solo per sbaglio come purtroppo è capitato di vedere in questa sala. Almeno così si giustificano i gettoni di presenza.

vittorio campioneGiovedì sera è andata in scena la seconda parte dell’assemblea cittadina programmata per lunedì 27 maggio e si è discusso sul piano cave e sul testamento biologico. Riguardo al primo punto, il nono all’ordine del giorno nella doppia seduta, sono stati utilizzati un’ora e 50 minuti per esprimere il parere non vincolante di cui la Regione. “E’ un ragionamento provinciale impedire di scavare nelle nostre cave – afferma l’assessore all’Ambiente Vittorio Campionemi aspetto che la Regione scelga bene dove cavare, senza intaccare zone, come il Cornizzolo, che sono state letteralmente rovinate. Abbiamo chiesto inoltre alle aziende che scaveranno qui di sistemare poi la montagna, per far sì che dopo anni si possa vedere un bel panorama. In più daranno un contributo al Comune che potremo utilizzare per sistemare scuole o parchi. Una compensazione insomma“.

Il Pd si spacca: c’è chi dice che non si può vivere senza la calce e quindi le cave sono indispensabili (Antonio Pattarini: “Con 50 chili di calce si crea una tonnellata di acciaio”), chi chiede un diverso utilizzo delle risorse (Cerrato: “Cerchiamo di fare una vita più ecologica, usiamo meno materiali di questo tipo“) e chi non proferisce parola, come il Pdl e Zamperini, che sta fuori dall’aula durante la discussione.

Nella fiera dell’aria fritta seguono dieci minuti buoni per capire e votare come discutere gli ultimi due punti all’ordine del giorno: meglio invertirli o accorparli? Si parla quindi di testamento biologico. “Il nostro obiettivo è quello di regolarizzarlo – spiega Angelibusi (Pd) – questo perché se ci sono molte città che lo istituiscono si fa capire al Parlamento che bisogna fare una legge in merito”. E così si parla di testamento biologico per altre due ore, la delibera non passa, salvo la designazione dell’amministratore di sostegno proposta dai consiglieri Riva, Buizza e Antonio Pattarini. Una figura peraltro dichiarata inutile da varie parti (Fdi e Lega in primis).

Fabio Landrini