LA LETTERA/”PER IL VACCINO
UN BALLETTO DI TELEFONATE”

Negli ultimi giorni, oltre alle notizie preoccupanti sull’aumento dei contagi, si parla anche dell’apertura anticipata agli over 40 per la somministrazione della 3ª dose in Lombardia con oltre 90.000 prenotazioni nelle prime 24 ore.

Ottima notizia se non fosse che c’è il solito ma… e qui vengo al punto.

Sono un lecchese con più di 60 anni, 70 per la precisione, con una moglie di 70 anni gravemente disabile che beneficia della legge 104 e che ha bisogno di assistenza continua, visto che la 1ª e 2ª dose l’abbiamo fatta esattamente 6 mesi fa chiamando telefonicamente e avvalendoci dell’accesso soggetti ad elevata fragilità, ho pensato, erroneamente, che non avrebbero dovuto esserci problemi di sorta perché i requisiti richiesti li abbiamo tutti, perciò ho chiamato il numero verde regionale per la prenotazione.

Trovo una operatrice molto gentile e le sottopongo la situazione, lei dopo aver chiesto tutti i dati necessari inizia la procedura di prenotazione ma dopo alcuni minuti, molto dispiaciuta, mi comunica che non riesce a fare incastrare in contemporanea due accessi nello stesso giorno perché il sistema dà disponibili solo date differenti, per cui mia moglie avrebbe avuto uno slot il 25 novembre ed io il 5 dicembre, ribadisco che si tratta di persona disabile e le chiedo come fare, lei mi suggerisce di richiamare venerdì 19 visto che il 18 sarebbe stata emanata una nuova direttiva regionale che avrebbe contenuto anche chiarimenti per gli accessi per i disabili e parenti e il problema avrebbe dovuto essere risolto.

Perciò il 19 richiamo trovo un’altra operatrice, diciamo così meno empatica, le rispiego tutto quanto già detto alla prima operatrice, ma da subito mi informa che il sistema le consente di prenotare solo uno slot alla volta e non era certa di potermi assegnare una data con il doppio accesso, fa un veloce tentativo ed ovviamente risultato è analogo alla prima volta, le chiedo se fosse mai possibile che Regione Lombardia non abbia proprio preso in considerazione una procedura per i soggetti fragili e relativi caregiver, ma alla risposta che questo è quello che le consente il sistema, chiudiamo la telefonata con il solito consiglio di richiamare, questa volta dopo il 23 novembre, perché da quella data sarebbe stato aperto l’accesso anche ai caregiver.

La cosa mi sembrava quantomeno strana, perciò abbandono la pigrizia apro il computer e faccio un tentativo sul sito tanto per capire e mi accorgo che, seguendo semplicemente la procedura per la 3ª dose, è possibile tranquillamente prenotare per persone fragili, familiari e caregiver, esattamente ho fatto per telefono quando ho prenotato la prima dose.

Devo pensare che, le operatrici non abbiano accesso alla stessa piattaforma a cui mi sono connesso o non siano state debitamente istruite ma se così fosse sarebbe una grave mancanza.

È mai possibile che chi non ha dimestichezza con strumenti informatici debba continuare il balletto delle richiamate senza venirne a capo, o debba per forza dipendere da qualche parente amico o conoscente che sappia usare un PC e che possa venirgli in aiuto.

Lettera firmata