INIZIA LA SCUOLA, MA THOMAS
DI LECCO È SENZA “SOSTEGNO”:
L’AUTISMO RESTA ‘FUORI CLASSE’

LECCO – “Buongiorno direttore, sono Maria la mamma di un bambino autistico che oggi come migliaia di altri bambini non potrà varcare le porte della scuola”.

Ci scrive così una signora lecchese, che spiega: “Ho provato a fare qualcosa ma da ignorante non so dietro a un’intervista fuori la scuola o la semplice pubblicazione di uno scritto cosa c’è. Fatto sta che non sono arrivata a niente, già niente l’unica sensazione che non mi abbandona mai. Una cara amica mi ha girato il suo contatto e ci provo anche con lei. Se può pubblicare quanto scritto le sarei molto grata”.

Ecco la testimonianza, accorata ma lucida, della mamma che ha scritto a Lecco News:

Lui è Thomas, occhi grandi e sorriso furbetto.
Thomas ha trascorso gli ultimi giorni a etichettare il materiale per la scuola. Giovedi siamo andati a visitare la nuova classe, le insegnanti hanno contattato alcuni compagni/e per farci una sorpresa.

Tutto bello, direte. E invece no, perché lo zaino di Thomas oggi resterà per terra avanti all’ingresso, per lui non c’è il sostegno. Ho provato a contattare alcune testate giornalistiche locali per cercare di sensibilizzare la cosa, ma vuoi il weekend, vuoi siamo in tempo di elezioni, vuoi che nel lecchese si svolge il raduno della moto Guzzi, vuoi che non ho minacciato di incatenarmi, darmi fuoco ecc, la sensazione e che queste cose sembra siano entrate nella normalità; tuo figlio/a non ha copertura? qual è la notizia?

Questo non lo posso accettare per tutti i Thomas del mondo!

Mio figlio è anche fortunato se vogliamo perché a lui non e stato detto di non andare come capita nel 90% dei casi, le insegnanti si sforzano di trovare una soluzione, ma essendo per mio figlio richiesto il rapporto 1 a 1 e la diagnosi non l’ha presa con i punti dell’Esselunga, ho dovuto fare io l’ennesima volta una scelta infelice. Ministro Bianchi com’è la cantilena delle cattedre complete che ripete da giorni? Come è possibile che l’inclusiva Lecco 3 si riduce a non avere personale, non avere un preside e nemmeno un gettone per una chiamata? Ma un genitore, con che prospettiva può andare avanti se a giugno finito un anno scolastico è già in pena per il settembre che verrà! La politica, magari parlare meno di Peppa pig e più dei problemi reali non sarebbe male.

Auguro un buon inizio a tutti i bimbi che oggi hanno potuto varcare le porte delle scuole e tanta, tanta forza ai genitori che oggi guardano lo zaino per terra all’ingresso di casa.

Thomas doveva iniziare la terza primaria alla Oberdan di Belledo ma non si sa se arriverà un sostegno per lui in questi giorni.

Si arriva sempre all’ultimo, a discapito dei bambini che invece dovrebbero avere un approccio subito con la figura di riferimento.