LECCO FANTOZZIANA, CAPODANNO
IN PIAZZA SCATTA IN ANTICIPO.
SULLA LEGGE SALVINI BRIVIO
SI SMARCA DAI “SINDACI TRIBUNI”

LECCO – A Lecco il Capodanno arriva prima? Citando ironicamente Fantozzi e il Maestro Canello, il consigliere Antonio Grandino (Destra per Lecco) durante il Consiglio Comunale di lunedì sera fa notare che la notte del 31 dicembre il conto alla rovescia in centro città è iniziato con due minuti di anticipo. Circostanze effettivamente confermate.

Il question time della prima seduta dell’anno di Palazzo Bovara procede poi con le annotazioni del consigliere di centrosinistra Alberto Colombo: “Ci sono due carriole di terra in via Donizetti. Ho fatto la segnalazione tempo fa ma la zona non è ancora stata sistemata. Siccome nei prossimi giorni in via Sant’Antonio saranno effettuati alcuni lavori di riqualificazione, chiedo che qualcuno si occupi anche di quella terra”. E riguardo al problema delle manutenzioni specifica: “Quante volte sono state riparate le staccionate a Pescarenico lungo pista ciclabile? Si interviene sempre nello stesso punto ma non si risolve la situazione: c’è un problema di metodo”. L’assessore Corrado Valsecchi garantisce di prendere in carico il problema di via Donizetti. Riguardo al problema delle staccionate però sottolinea che non sempre si possono eseguire interventi strutturali e spesso ci si deve accontentare di sanare le situazioni critiche. Il consigliere di centrodestra Emilio Minuzzo chiede invece delucidazioni intorno alla situazione della squadra dei vigili, diminuita di due unità per un pensionamento e un trasferimento. A questo risponde l’assessore Francesca Bonacina: “Entrambi i vigili verranno sostituiti, un’assunzione era prevista per il 2018 e una lo sarà per il 2019”. Tocca poi al consigliere della Lega Giovanni Colombo, preoccupato per un edificio in via Rosselli: “Non mi sembra che i piani fuori terra siano due, come da progetto. I cittadini sono preoccupati”.

Alberto Anghileri di Con la Sinistra cambia Lecco apre poi una discussione facendo riferimento ai migranti a bordo della Sea Watch e della Sea Eye: “Provo una grande vergogna come cittadino italiano e europeo, perché non riusciamo a prenderci cura di 40 poveri Cristi. È una cosa fuori da ogni logica”. Prosegue quindi facendo riferimento al decreto sicurezza: “Alcuni sindaci con coraggio si sono opposti. Quel decreto creerà più disagio e problemi di quanti ne voleva risolvere. È un decreto disumano e vergognoso”. Interpellato, il sindaco Virginio Brivio risponde: “Non penso che un sindaco possa decidere in autonomia riguardo a una legge. Non si tratta più del decreto Salvini, ma di una legge che è stata approvata dal Parlamento. Sono preoccupato per le conseguenze di queste normative, perché colpiscono i più deboli, cioè le donne e i bambini. Questo sta sulla coscienza di Lega, M5S, Forza Italia e Fratelli d’Italia, che hanno votato questa legge”. E continua: “Non mi unisco però ai sindaci ‘tribuni’. Farò le mie osservazioni in merito ma ognuno deve fare ciò che gli compete. Non posso difendere sindaci che non rispettano la legge. Se la situazione è così grave, si va in Corte Costituzionale”. Il consigliere Anghileri però ribatte: “Non è detto che la maggioranza abbia sempre ragione. Certamente sarà la Corte a decidere ma i sindaci hanno preso una forte presa di posizione politica. Anche le leggi razziali erano state approvate dalla maggioranza ed io sono preoccupato per la deriva che sta prendendo questo Paese. Quello che chiedo alla Giunta è una seria presa di posizione politica”.

I.N.