LECCO, SI ACCENDE
LA PROTESTA PER L’ACQUA.
MA NON SI BLOCCA IL PROGETTO

casto pattariniLECCO – Proteste dentro e fuori dalla sala consigliare per la decisione di affidare per 20 anni la gestione dell’acqua pubblica alla società Idroservice.

“Idroservice è il veicolo per arrivare ad avere una società di primo livello che garantisca il controllo analogo da parte dei comuni per la gestione dell’acqua – spiega il sindaco Virginio Brivio -, la scelta non è caduta nè su Lario reti holding nè su Idrolario per motivi finanziari e per non rischiare la perdita di competenze e know how abbiamo deciso di non creare una società ex novo”.

“La delibera dei sindaci non nasconde alcuna volontà di privatizzare l’acqua – dichiara Casto Pattarini, consigliere di maggioranza -, ma l’acqua deve costare di più perchè così la si svalorizza e inoltre vanno fatti importanti investimenti”. “Tutti vogliamo che la gestione sia affidata a una società di primo livello – continua Pattarini – e Idroservice è la via migliore per arrivarci”.

protesta acquaSu posizione decisamente diversa è il consigliere di maggioranza Sandro Magni che con un ordine del giorno chiede di cambiare il tiro. “Quello che è stato fatto non è in linea con quello che era stato deciso – accusa Magni -, con Idroservice ci troviamo in una società di secondo livello senza le caratteristiche analoghe di controllo”.

A protestare è anche il comitato lecchese per l’acqua pubblica che di fronte all’entrata di Palazzo Comunale sottolinea la propria posizione contraria a Idroservice con striscioni e cartelli.

La protesta non viene accolta dalla maggioranza dei consiglieri comunali, senza distinzione di gruppi, che bocciano l’ordine del giorno presentato da Sandro Magni e accolgono invece quello di Casto Pattarini e Alberto Invernizzi che prevede l’affidamento a Idroservice del riassetto idrico nel più breve tempo possibile, che venga attuato il controllo analogo da parte dei comuni nelle forme possibili e che la gestione sia economica, efficiente ed efficace.