LECCO, PREZZI AL CONSUMO:
VARIAZIONI COL SEGNO MENO
ANCHE A CAUSA DEL COVID

LECCO – Continua la diminuzione dei prezzi al consumo, segno meno sia per la variazione annuale (-0,5%) che per quella mensile (-0,3%). A cura dell’Ufficio Statistica del Comune di Lecco ecco una breve sintesi delle principali variazioni registrate nel mese di novembre 2020 sulle variazioni dei prezzi al consumo a livello locale.

Premessa. Gli indici dei prezzi al consumo di novembre 2020 sono stati elaborati nel contesto determinato dalle misure adottate con il nuovo Dpcm del 3 novembre 2020 per contrastare la nuova ondata della pandemia causata dal Covid-19 e che hanno reintrodotto limitazioni, differenziate a livello regionale, riproponendo, almeno in parte, le criticità del periodo marzo-maggio. L’offerta commerciale di beni e servizi ha subito quindi nuove ulteriori restrizioni e le attività di rilevazione presso i punti vendita e i rispondenti hanno incontrato nuovamente difficoltà crescenti. Il numero di mancate rilevazioni, pur non toccando i livelli di marzo e aprile, è tornato ad aumentare dopo essere diminuito in particolare nel periodo compreso tra giugno e ottobre. L’impianto dell’indagine sui prezzi al consumo, basato sull’utilizzo di una pluralità di canali per l’acquisizione dei dati, ha continuato a consentire di ridurre gli effetti negativi dell’elevato numero di mancate rilevazioni sulla qualità delle misurazioni della dinamica dei prezzi al consumo. La situazione che si è venuta determinando e le modalità con le quali è stata via via affrontata sono illustrate nella Nota metodologica, alle pagine 19, 20 e 21 del comunicato stampa diffuso il 15 dicembre dall’Istat.
Per quanto riguarda la rilevazione territoriale, per alcuni prodotti e servizi, la mancata disponibilità di quotazione è stata in parte arginata dall’organizzazione dei punti di rilevazione, appartenenti al piano di campionamento, che hanno previsto la consegna a domicilio.

Tav. 1

La variazione mensile dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) al lordo dei tabacchi, risulta negativa per 0,3 punti percentuali (+0,2% quella del mese di ottobre) e porta l’indice dei prezzi al consumo a quota 101,9 valore molto basso se si pensa che la base è 2005=100.

La variazione annuale è pari a -0,5% e conferma la tendenza alla contrazione registrata nei mesi scorsi (novembre è il nono mese consecutivo di variazione negativa). La variazione di novembre 2019 era positiva per 0,3 punti percentuali e quella di novembre 2018 si attestava al 2%.

A livello nazionale entrambe le variazioni sono più contenute: la diminuzione rispetto a ottobre 2020 è pari al -0,1% e quella annuale si attesta al -0,2%. La minore contrazione dei prezzi registrata a livello nazionale nell’anno in corso ha determinato un leggero incremento del differenziale tra la realtà locale e nazionale che ora si attesta a 0,5 punti, tant’è che l’indice nazionale è pari a 102,4. (tav.1 e tav.1a).

Tav. 1a

Le variazioni della Componente di fondo, cioè l’indice generale al netto degli energetici e alimentari freschi registrano le seguenti variazioni: -0.3% a livello congiunturale e -0,1% rispetto al novembre 2019. Le stesse variazioni il mese scorso si attestavano a -0,2% e -0,4% rispettivamente.

A livello nazionale le variazioni della componente di fondo si attesta a -0,2% a livello congiunturale mentre di segno opposto il valore tendenziale +0,4%.

Analisi delle variazioni per divisione di spesa

La divisione con la maggiore variazione mensile in aumento è Bevande alcoliche e tabacchi (+0,8%) variazione da imputare esclusivamente all’aumento dei vini che registrano una variazione media in aumento di circa 4 punti percentuali. Segue la divisione degli Alimentari e dell’Abitazione (entrambe +0,4%). Nella prima si registra una aumento generalizzato per quasi tutte le classi di spesa ad eccezione della frutta (-3,7%) e nella seconda la causa dell’aumento sono le spese condominiali (+2,3%) e gli altri combustibili solidi (+1,8%).

Le divisioni in diminuzione sono maggiori rispetto a quelle in aumento e la maggiore contrazione mensile è registrata dalla divisione dei Servizi ricettivi e di ristorazione (-2,2%) con variazioni consistenti della camera di albergo (-9,2%) e villaggi vacanze, campeggi e ostelli (-5,7%). La variazione di questa divisione a livello annuale è invece positiva per 0,1 punti percentuali.

Due divisioni rimangono stabili rispetto al mese di ottobre: Mobili e Istruzione.

A livello annuale le Divisioni in aumento sono pari a quelle in diminuzione. Quasi vicino ai due punti percentuali la variazione di Altri beni e servizi (+1,8%) e di Alimentari (+1,7%).

Più consistenti le variazioni con segno meno: Comunicazioni (-6,4%) Istruzione (-4,4%) e Trasporti (-3.6%) sono le divisioni che hanno registrato i valori maggiori.

Di seguito le variazioni degli indici dei prezzi al consumo degli aggregati di prodotto che hanno avuto le maggiori variazioni in aumento e le maggiori variazioni in diminuzione rispetto al mese di ottobre 2020: