LETTERA/”I PROFUGHI: IL PANE
IN VETRINA E L’ARBRE MAGIQUE”

Caro Direttore,
Se bisogna prendere, come è giusto, il buono dalla cose dobbiamo finalmente applaudire all’iniziativa delle istituzioni locali sul tema dei profughi presenti nella nostra città.
i Profughi: il pane in vetrina e l’arbre magique
La Commissione comunale dell’altro ieri, mercoledì 23, alla presenza dell’Assessore alle politiche sociali Riccardo Mariani, ha messo in moto, come è possibile leggere dal resoconto della stampa locale, la macchina per risolvere l’urgenza profughi evidenziando “innanzitutto la necessita di cambiare il modello di accoglienza adottato in queste settimane”.

Arrivando a informare il tracciato, i passi, da seguire per risolvere questa emergenza.

Un primo passo è quello che: “stiamo cercando di studiare un progetto di accoglienza diffusa sul territorio che ha già l’approvazione da parte della Prefettura. Entro la fine di ottobre dovrebbe essere pronto il documento da sottoporre all’assemblea dei sindaci”

Il secondo, comunicato sempre dall’Assessore,”la richiesta avanzata dall’amministrazione comunale alla Prefettura, ossia che il campo sia smantellato nel più breve tempo possibile, magari già entro la fine dell’anno”

Per proseguire a risolvere gli altri nodi, emersi durante il dibattito, tra cui: “un necessario coordinamento della azioni di volontariato che si stanno muovendo in queste settimane”.

Ecco, appena finisce l’eco degli appalusi e aver preso il buono delle cose, forse, dico forse, è altrettanto giusto metterlo a fuoco il buono delle cose, così da accorgersi che forse così buono non lo è mica poi tanto.

E, anzi, sembra più quelle belle composizioni di pane nelle vetrine, circondate da fiori, che ti viene l’acquolina in bocca e vorresti staccarne un pezzo subito per mangiarlo, ma se ti avvicini un poco di più vedi che il pane è posso, i fiori sono di plastica ed il profumo è un arbre magique nascosto sotto il centrino.

“stiamo cercando di studiare un progetto di accoglienza”
Cercando di studiare???
“Entro la fine di ottobre dovrebbe essere pronto il documento da sottoporre all’assemblea dei sindaci”
Dovrebbe???
“Il campo sia smantellato nel più breve tempo possibile, magari già entro la fine dell’anno”
Entro la fine dell’anno?? E se non era nel più breve tempo possibile che si faceva, Pasqua?
“Altri nodi emersi durante il dibattito un necessario coordinamento della azioni di volontariato”.
Durante il dibattito?? Prima no???

Ma ci rendiamo conto che queste Istituzioni, e questi politici farlocchi che ne fanno parte, sembrano scesi mercoledì da Marte?
E’ serio e rispettoso dire che un’urgenza come quella dei profughi ammassati, e troppi più o meno in balia delle intemperie, la stanno studiando solo ora e che un progetto dovrebbe – dovrebbe??? – essere pronto forse fra un mese? Un mese!!

Che poi lo stesso, sempre che verrà pronto, dovrà chissà quando essere sottoposto all’Assemblea dei sindaci, che, non è per nulla escluso, a loro volta lo dovranno sottoporre alla Giunta dei singoli Comuni e poi i loro Consigli dovranno fors’anche essere convocati?
Abbiam presente il lasso di tempo di gestione di questa urgenza?

Abbiam presente che il più breve tempo possibile per smantellare il campo profughi al Bione, cioè per dare una decorosa e umana accoglienza a chi lì è presente è, forse, magari, entro la fine dell’anno? Cioè fra 3 mesi?

Che non sono mesi di spiaggia e torso nudo. Abbiamo presente che il nodo della necessità di un coordinamento delle azioni del volontariato pare essere emerso, per gli amministratori, nel dibattito di mercoledì 23 settembre?
Ma dov’erano tutti questi politici?

I profughi son qui da 3 mesi ormai e pare che le Istituzioni stiano giocando a melina, ai selfie, a rimpiattino, sperando forse che arrivi presto Natale così del pane posso ci si dimentica e si passa al panettone.

Vogliamo dirlo che è una vergogna – enorme – la lentezza con cui affrontano un’urgenza come questa?
Possiamo?

Paolo Trezzi