“LIBERTÀ E AUTONOMIA”:
12 CANDIDATI DI CENTRODESTRA
PER LE ELEZIONI PROVINCIALI

LECCO – “Il nostro obiettivo è mettere il territorio in sinergia. La Provincia non può essere Casa dei comuni solo per risolvere i problemi ma soprattutto per favorire il rinnovamento del territorio”: così Mattia Micheli, consigliere provinciale e del Comune di Abbadia, presenta la lista Libertà e Autonomia, che correrà alle elezioni provinciali del prossimo 31 marzo. Sostenuta da liste civiche di centrodestra e dagli storici Forza Italia, Fratelli d’Italia e Movimento nazionale per la sovranità, Libertà e Autonomia “è la lista della destra seria, che non si limita a fare annunci e proclami ma che cerca di affrontare concretamente i problemi”, sottolinea il consigliere regionale Mauro Piazza.

L’elemento chiave del gruppo è, come precisa Beppe Mambretti, il fatto che “F.I. sia unita e quindi diventi polo di attrazione, permettendo di unire soggetti differenti”.

Sei anni fa avevano portato in consiglio solo due consiglieri, poi sono saliti a tre e oggi i candidati in lizza sono 12, nell’intento di rappresentare tutto il territorio provinciale, da Merate al Lario, dalla Brianza alla Valsassina: “La nostra lista ha scelto i candidati ascoltando il territorio – spiega il consigliere provinciale Antonio Pasquini – e questo è un elemento decisivo. Si punta a un modello amministrativo che dia risposte concrete al territorio”. “Il problema è la realtà che stiamo vivendo oggi. Abbiamo di fronte una Provincia che sta recuperando una certa dignità istituzionale, ma è ancora poco rispetto al depotenziamento di risorse che abbiamo vissuto”, spiega Micheli. A testimonianza di questa lenta ripresa, la cessazione della messa in vendita di Villa Locatelli, sede della Provincia. Pasquini però ribadisce: “Chiediamo al governo, dopo i tanti annunci, di lasciare sul territorio le risorse necessarie per svolgere le nostre competenze. Più dell’80% delle entrate della Provincia vengono drenate dal Governo centrale. Non servono annunci ma risorse, soprattutto per viabilità e scuole”.

Le conseguenze della legge Delrio – che secondo Piazza avrebbe prodotto “un meccanismo elettorale folle e schizofrenico” – si percepiscono ancora: secondo Micheli, “è stato un periodo nefasto per gli amministratori. In termini di risorse, non si poteva guardare al domani ma alla sera: è stata ed è ancora questa la vera difficoltà”. Nonostante le condizioni avverse e nel generale discredito della politica, c’è però quella che Piazza chiama una “disponibilità a mettersi in gioco e riboccarsi le maniche a titolo completamente gratuito, in un ente in grave difficoltà”. O per dirla altrimenti, una volontà di mettersi a servizio della Provincia “con orgoglio di appartenenza, sapendo che il nostro è un territorio che può dare tanto”, come rimarca Micheli.

Un esempio? Il Comune di Bellano, che negli ultimi anni ha costantemente lavorato sul fronte del turismo. “È molto importante non perdere di vista l’obiettivo che si ha – spiega Irene Alfaroli, candidata in Provincia e assessore a Bellano – e voler bene a quello che si fa per poterlo fare bene. Riguardo al turismo, è necessario fare un ragionamento di unità e d’insieme e cercare di dare coordinamento. Non ci manca niente, rispetto a posti più blasonati e noti dei nostri”.

I. N.