L’OPINIONE, PAOLO TREZZI:
“C’È CRISI DI BUSTAPAGA,
MAI PER LO SFRUTTAMENTO”.

C’è crisi. È ripartito il turismo del dopo covid, la gente continua a morire, a infettarsi e infettare ma non c’è obbligo di tampone, adesso c’è la guerra in Ucraina e in tv che fa crollare il Pil, si devono riempire alberghi, case vacanze, campeggi, spiagge, attrazioni.

C’è crisi. Perché è ripartito il turismo ma non si trovano lavoratori. Poi leggi le cronache e non mancano i lavoratori, mancano i soldi dentro le bustepaga.

C’è crisi. Sarà che oltre al turismo son ripartiti i diritti selettivi. Diamo case agli ucraini con lo stesso slancio con cui costringiamo gli africani in tende al Bione e divieto di attracco.
Mettiamo fiori su lungolago e permessi di scavar fin sopra il Magnodeno.
Votiamo il sacco rosso per ridurre i rifiuti e l’obbligo che l’inceneritore bruci rifiuti a suo pieno carico possibile.

C’è crisi. È ripartito il turismo ma non ancora le bustepaga giuste. Negli alberghi come nei Festival, nelle Mostre d’arte come nella produzione, nei cinema parrocchiali come nei cantonieri di comunità, nelle cooperative sociali come nelle doti comune. Mancano in tutto quello che si può mascherare e si maschera, con stage, volontariato, esperienza.

C’è crisi. Ma mai per lo sfruttamento.
Siamo #iBuoni anche qui.

Paolo Trezzi