PAOLO TREZZI E UN SINDACO
“SENZA TAMPONI SULLA REALTÀ”

Una ventina di giorni fa davanti alla totale inattività del Sindaco Gattinoni sulla gestione del Covid nelle scuole e le possibili future quarantene delle classi, oltre alla già discriminante del green pass obbligatorio per prendere i mezzi pubblici per arrivarci a scuola, una mamma e poi altri genitori chiesero appunto al Sindaco di adoperarsi, anche nel suo ruolo di responsabile della salute pubblica, per ripristinare, da solo o in concerto con altri, il Centro per i tamponi rapidi con attenzione particolare a scuole e famiglie, che ad aprile scorso, da un giorno all’altro, chiuse al Bione.

Purtroppo rispose che l’unico gesto di responsabilità, per tutelare scuola e studenti, lui lo vedeva e per questo si affidava, nei soli vaccini.

Per questa incapacità e comodità abbiamo, ahinoi, visto come è andata a finire (e non è ancora finita)

Sempre più classi, infatti, sono in quarantena, ogni giorno qualche decina e decina di studenti in più finisce in dad, per quelli che han a casa pc e linea internet. Gli altri, si arrangino.

È quindi ora, con più insistenza ancora, di rifare la richiesta e di insistere nuovamente per i tamponi rapidi prima delle lezioni, gratuiti meglio, così da evitare continue chiusure e contagi che già sono un disastro.

La cosa grave e dolorosa è poi che questo disastro: educativo, sanitario, sociale, viene scaricato tutto sulle comunità scolastiche: dirigenti, docenti, amministrativi, studenti, personale Ata che lavorano 10-15 ore al giorno solo per la burocrazia delle quarantene.

E, ovviamente, pure su genitori e famiglie completamente abbandonati a gestire una burocrazia folle (e molto cara) e un malessere che si manifesta nei modi più vari.

Stiamo pagando un prezzo terribilmente alto per questa ipocrisia e questo pressappochismo di Sindaco e istituzioni

Trattare la scuola in tutte le sue componenti, con la sufficienza e il paternalismo miope e autoritario ostentato in queste settimane, da parte di Sindaco e del Governo è desolante. Incapaci di ascolto, di mediazione e di soluzioni alla portata di logica e organizzazione, vuol dire soprattutto rinunciare all’unica cosa cui c’è bisogno in questo momento: adulti e istituzioni credibili.

Paolo Trezzi

Nota editoriale: Trezzi rifiuta il nostro disclaimer in calce a opinioni forti (come spesso sono le sue), definendolo “le due righe di mxxxa”. Pensavamo che nel diffondere interventi di peso quale quello di oggi, l’autore potesse accettare la dicitura Gli interventi pubblicati su questo giornale sono opera di singoli i quali si assumono la responsabilità delle opinioni espresse – non necessariamente condivise da LeccoNews.
Ma anche oggi l’ha rifiutata.
Sarà per la prossima volta.