MEDICI, ANCHE IL DR BLASEOTTO
VA IN PENSIONE. LA FOTO
COI PRIMI E ULTIMI PAZIENTI

LECCO – Daniele Blaseotto, medico di medicina generale da trent’anni, con ben 1600 pazienti, ha terminato oggi alle ore 19.30 nel suo studio di Lecco in via Ticozzi, la sua attività ambulatoriale con l’incontro degli ultimi due pazienti (nella foto in copertina) che curiosamente furono anche i primi assistiti dall’ottobre 1993.

Ma non è del tutto finita. Infatti, il dr. Blaseotto ci precisa che anche questo ultimo fine settimana sarà di lavoro, perché dedicato come sempre fino a tarda ora della domenica all’evasione di tutte le numerose richieste di prescrizioni di medicinali che solitamente arrivano fuori dall’orario ambulatoriale. Il medico specifica che il suo servizio effettivo terminerà domenica sera 30 aprile alle 24, quando la piattaforma informatica non gli consentirà più di fare prescrizioni.

Il dottor Blaseotto dopo la laurea, nonostante la specializzazione in chirurgia dell’apparato digerente, ha scelto di non percorrere la professione ospedaliera come molti suoi colleghi, ma come definisce lui, di “camminare assieme ai suoi pazienti, in tutte le loro vicissitudini della vita”. Insomma, ha prediletto di stare vicino a tutti coloro che avevano bisogno del medico, chiunque fossero e in ogni circostanza.

Ed è la ragione per cui questi ultimi giorni di lavoro sono, oltre ogni previsione, di ulteriore grande impegno per le numerose visite, anche domiciliari, per le ultime telefonate e tutto terminerà alla mezzanotte di domenica.
Il dottor Blaseotto, prima di diventare medico di medicina generale, ha operato in altre realtà. È stato medico per 6 anni alla casa circondariale di Lecco, ha operato in due Residenze sanitarie Assistenziali, è stato medico responsabile del Patronato Acli e vanta una significativa esperienza anche in campo sportivo, dapprima per vent’anni come medico del Rugby Lecco e dal 1995 nella Calcio Lecco.

Blaseotto, che si considera un miracolato della prima ondata di Covid, con ben 22 giorni d’ospedale di cui 10 giorni in condizioni di grave criticità, ancora oggi esprime una immensa gratitudine per il personale medico e infermieristico dell’ospedale Manzoni, dove “veramente hanno fatto di tutto per salvargli la vita”. Blaseotto, in quella occasione, dimesso dall’ospedale è stato anche molto duro, denunciando con una lettera aperta come i medici e tutto il personale assistenziale siano stati mandati allo sbaraglio di fronte al Covid, senza nessun dispositivo di protezione individuale.

Dopo quella terribile esperienza, il dottor Blaseotto è tornato in quella che lui ha chiamato la “trincea”, che nel frattempo era diventato il campo di lavoro dei medici di medicina generale. E riprese la sua attività con non poche ferite che hanno inciso sulle sue condizioni di salute. In un dibattito preelettorale, lo scorso settembre, invitato a parlare, ebbe modo di fare presente alcune sue riflessioni e proposte sul ruolo del medico di medicina generale in una situazione sempre più emergenziale. E lo fece suggerendo anche come coinvolgere direttamente i medici di medicina generale nella riorganizzazione complessiva del servizio, che ha grande e urgente bisogno di essere ripensato.

Anche in queste sue riflessioni, Blaseotto evidenzia che “le criticità del servizio sanitario, a partire dalla medicina generale, ricadono sui più fragili, nelle differenti dimensioni delle fragilità, dove molte volte prevale nei pazienti la rinuncia alla cura”. Quelle riflessioni e quelle proposte sono sempre più di attualità e andrebbero rilette e meditate per essere oggetto di azioni concrete.

Tanti sono stati i sentimenti di gratitudine e di stima che il medico ha ricevuto in questi giorni. Sarebbe però auspicabile che la sua esperienza e le sue proposte non andassero disperse.

V. R.

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