NEWSLETTER DEL SINDACO,
PRIVACY? “NOSTRA PRIORITÀ
LA TUTELA DEI CITTADINI”

LECCO – Il caso era esploso qualche giorno fa, quando un intervento dei consiglieri di Lecco merita di Più evidenziava “segnalazioni da parte di cittadini lecchesi che stanno ricevendo sulle proprie mail e PEC personali la newsletter del Sindaco, cosa mai accaduta prima con le precedenti amministrazioni”.

“Non riusciamo a capire – annotavano Emilio Minuzzo, Simone Brigatti e Gianni Caravia -come in un mondo dove (correttamente) la privacy la fa da padrone, sia possibile utilizzare una informazione data per fini istituzionali (es. pagamento tributi) per fini propagandistici“.

Di oggi la replica, “in riferimento a quanto apparso nei giorni scorsi”. Palazzo Bovara dunque precisa che “la “Newsletter del Sindaco” rappresenta una comunicazione istituzionale in quanto la figura del Sindaco è quella di organo di Governo e non di organo politico. La stessa Newsletter ha come fine quello dell’informazione completa e trasparente circa le novità del Comune di Lecco, le attività dei servizi comunali diretti e indiretti (Informagiovani, Il Giglio, il Sistema Museale ecc.) e quelle più importanti degli enti o delle associazioni del territorio lecchese, gli aggiornamenti più importanti e di servizio per il cittadino (le chiusure viabilistiche, la raccolta dei rifiuti, la situazione Covid-19 in città ecc.). Il “Regolamento generale sulla protezione dei dati – GDPR” è una priorità del Comune di Lecco ed è con tale spirito che è avvenuta una ricomposizione razionale di basi-dati in precedenza separate. La tutela del cittadino e dei suoi diritti è, infatti, una priorità in tutte le sue forme, compresa la comunicazione istituzionale che avviene con la “Newsletter del Sindaco”.

Il Comune di Lecco, infine, “ribadisce di perseguire la volontà d’instaurare prassi virtuose di comunicazione con il cittadino nella forma e con gli strumenti più ampi a disposizione, applicando la trasparenza nella comunicazione di tutte le sue azioni. Per quanto riguarda il servizio stesso, ogni cittadino ha la possibilità di iscriversi alla “Newsletter del Sindaco”, raggiungibile facilmente al link https://www.comune.lecco.it/index.php/newsletter, così come, con altrettanta facilità, ha la possibilità d’interromperne la ricezione cliccando sul tasto “modifica o cancella l’iscrizione”, presente in calce a ogni comunicazione”.

In conclusione, il municipio ricorda “ancora, sotto tale profilo, che il servizio di newsletter del Comune di Lecco è attivabile mediante la compilazione del modulo d’iscrizione caratterizzato dalla procedura “double opt-in”, nel rispetto dei principi di finalità e minimizzazione stabiliti dal GDPR. Il modulo d’iscrizione è, inoltre, preceduto dall’invito rivolto agli utenti a consultare la privacy policy del sito istituzionale del Comune di Lecco in cui sono pubblicati i riferimenti di contatto per ricevere maggiori informazioni da parte del Titolare del trattamento o del Data Protection Officer (DPO) sulle finalità e sulle modalità di trattamento dei dati personali, in conformità alle prescrizioni del Regolamento UE 679/2016 e del Codice Privacy, come novellato dal D.lgs 101/2018”.

Fin qui la lunga dichiarazione del Comune. Che non sembra però rispondere nel merito alle critiche dei consiglieri forzisti. Palazzo Bovara parla di “ricomposizione razionale di basi-dati in precedenza separate” e si auto loda per la propria “trasparenza”, la “tutela del cittadino e dei suoi diritti” e quant’altro – ma non chiarisce se sia vero che alcuni lecchesi abbiano effettivamente ricevuto la newsletter senza averla mai richiesta e come questo possa essere accaduto.

RedPol
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