PAOLO TREZZI E L’ELOGIO
DI BRIVIO: “FARLOCCATE
IN BRODO DI GIUGGIOLE”

LECCO – Giusto ieri è stata diffusa la rilevazione semestrale sul gradimento dei sindaci delle città capoluogo di provincia, analisi di Datamedia che evidenziava come il primo cittadino di Lecco si collocasse al 26° posto in Italia. Letta la statistica, ci ha scritto il cittadino impegnato Paolo Trezzi. Che compie una lettura sferzante a proposito della graduatoria ma anche del trattamento riservato dai media locali a questa notizia. Ecco la lettera, integralmente:

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Farloccate in brodo di giuggiole. Non può essere che così se pure un Sindaco arriva tronfio ad autoelogiarsi per un sondaggio che è statisticamente una farloccata.

Siamo evidentemente in pieno delirio. O noi o lui.

brivio virginio fascia sindacoE’ quello che si può evidenziare leggendo le radiose dichiarazioni del sindaco Brivio alla pubblicazione della 19a edizione di Monitorcittà; il sondaggio semestrale che classifica il gradimento dell’operato dei Sindaci dei capoluoghi di Provincia, espresso dai propri cittadini, che, oggi, lo vede aumentare del 1,2% dal dato precedente il suo consenso.

Le misurate parole del Sindaco, sulla sua pagina Facebook, sono state testualmente queste: ”In mezzo alle tante difficoltà che affrontiamo ogni giorno, questa notizia non può che fare piacere e darci uno slancio nuovo di entusiasmo. Ringrazio i lecchesi per la fiducia e chiedo a tutti loro di stare vicino al Sindaco e all’Amministrazione comunale…..”

E la stampa a ruota, elogi, prime pagine, sorrisi, lisciate di pelo e pacche virtuali sulle spalle.

Ma, mi chiedo, è stato letto bene il sondaggio?

E i criteri della ricerca qualcuno, dal Sindaco ai giornalisti, si son degnati di leggerli?

Come ci spiega questo link, http://www.datamonitor.it/monitor-citta-19-edizione-sul-podio-ex-aequo-perrone-lecce-e-pedrotti-pordenone-tosi-verona-terzo/ il sondaggio Monitorcittà (giunto inspiegabilmente alla sua diciannovesima edizione) coinvolge, per la Città di Lecco, un campione di 500 persone o forse meno, perché non si capisce se il 6,7% di non rispondenti venga poi rimpiazzato.

Tenderei a dire di no, ma non ne son certa…non lo spiegano.

500 lecchesi, è chiara l’entità, la grandezza, del numero?

Dice nulla il roboante 1,28% di intervistati sulla totalità dei maggiorenni lecchesi? E di questi quasi la metà, per giunta, non è soddisfatta dell’operato del sindaco.

Detto questo, non dice proprio nulla nemmeno il margine di errore segnalato?

In questo caso è del 4,4%.!!

Il Sindaco potrebbe aver perso il 3,2% del consenso, cioè il 267% di quello invece farloccamente attribuitogli. Quindi, in sintesi, la smettano – ed in primis il sindaco – di menarcela con il “crescente gradimento” dell’unopuntoduepercento.

Il bello è che anche quelli di datamediaricerche (oltre che gli stessi giornali che rilanciano il sondaggio) non ne fanno neanche un accenno piccolo piccolo piccolo nel testo dell’articolo, come se la cosa fosse del tutto irrilevante ai fini dell’interpretazione dei risultati del sondaggio… io capisco l’intento divulgativo, ma così si divulgano minchiate!!!

Il sindaco, nella sua beata ingenuità (o no?), è invece in brodo di giuggiole…

L’ossequiosità della stampa verso il potere è quindi talmente pacchiana che spaventa per la sua grossolanità.

In altre parole: statisticamente questo sondaggio è una farloccata. Così come venduta, anche la notizia.

Paolo Trezzi