PARTE DA LECCO ‘X AGIRE’,
CENTRO CIVICO EUROPEISTA
ALLE PROSSIME COMUNALI

LECCO – Alleanza Civica, Appello per Lecco, Azione e +Europa dopo aver avviato un confronto partito dalle esigenze, dai bisogni e dalle aspettative delle comunità lecchesi, hanno deciso di proporre un approccio diverso al modo di fare politica dando vita a xAGIRE sodalizio che riunisce in sé le diverse anime delle forze civiche e politiche che lo hanno voluto. xAGIRE nasce partendo dall’impegno civico e politico che contraddistingue tali forze e sui valori che le accomunano, quali l’inclusività e la cittadinanza attiva e con la consapevolezza che ogni azione posta in essere debba avere come unico filo conduttore il bene comune e la costruzione di una comunità lecchese sempre più coesa, forte, competitiva e solidale.

Questa crisi rappresenta un’opportunità irripetibile di cambiamento e di innovazione sia sul piano sociale sia su quello politico. L’obiettivo che xAGIRE si è posto è quello di modernizzare il sistema Paese, partendo dalle comunità della nostra Provincia, ad iniziare da quelle che nei prossimi mesi saranno impegnate nel rinnovo dei rispettivi consigli comunali. In occasione delle prossime elezioni amministrative xAGIRE ha infatti avviato un percorso di esplorazione con le realtà locali e con le forze civiche e politiche che vi operano, il cui fine è unicamente quello di contribuire in maniera responsabile allo sviluppo sociale ed economico e alla sicurezza dei nostri territori.

Partendo dalle esigenze locali e dalle necessità quotidiane, xAGIRE intende sviluppare una rete territoriale di collegamento con obiettivi condivisi, con il chiaro intento di promuovere la crescita delle comunità locali.

“Partiamo dal logo – spiega Gaia Bolognini, esponente di Appello per Lecco -: xAGIRE vuol dire non rimanere immobili, darsi obiettivi e accettare le sfide, anche quelle più difficili, agire insieme fuori dagli schemi, dalle ideologie, per innovare fortemente. I colori diversi blu, giallo, viola, simboleggiano le nostre differenze: ognuno forte del proprio percorso e del proprio vissuto decide di unirsi ad altre realtà per fare massa critica”.

“I temi forti che ci accomunano – prosegue Giovanni Sabadini di Azione – e ci permettono di avere obiettivi condivisi sono quelli di bene comune, inclusione, visione europea, volontà di pensare e costruire il futuro, sono quelli che valutiamo come imprescindibili per favorire la crescita dei territori e che ci permetteranno di ampliare la base elettorale. Azione crede in un dialogo responsabile e leale tra civismo e politica, nella cultura della gestione e della responsabilità, contro la politica degli slogan”.

“I processi che segnano la città contemporanea non sono più catturabili con le categorie culturali della modernità – aggiunge Nicola Pontiggia per Alleanza Civica – . L’approccio glocale risponde alla necessità operativa di misurarsi con una realtà dei fenomeni che appare “ontologicamente nuova” e che combina le dimensioni dei luoghi e quella dei flussi in forme spesso inedite. Proponiamo quindi una chiave nuova nel governo delle relazioni tra territorio e funzioni e il superamento di una concezione classica della democrazia, dalle forme di rappresentanza territoriale e funzionale all’importanza di una pianificazione in grado di coinvolgere gli attori nella fase implementativa, fino alle nuove frontiere di un europeismo centrato sulla dimensione regionale e funzionale”.

Conclude Luca Perego per +Europa: ““Occorre costruire un nuovo modo di occuparsi della cosa pubblica, che per essere tale, non può più identificarsi solo nello stare assieme, ma deve imparare a governare i processi tra territorio e funzioni. Il rischio infatti è quello di rimanere schiacciati sui confini comunali, mentre i territori si caratterizzano sempre di più per le reti in cui sono inseriti piuttosto che dai confini geografici. Vogliamo contribuire a governare i processi di autonomia per rispondere alle esigenze di sviluppo dei territori senza improbabili ricette per renderli omogenei, ma valorizzandone le differenze. Il tutto nel quadro di un solido e imprescindibile ancoraggio all’Unione Europea”.