PIANO CAVE, RIFONDAZIONE
SOLLECITA COMUNE E PROVINCIA

LECCO – Una serie di osservazioni sul piano cave consegnate da Rifondazione Comunista alle amministrazioni di Palazzo Bovara e Villa Locatelli, sollecitando alcune rassicurazioni poi disattese e per sapere chi abbia responsabilità sui controlli.

Come Rifondazione Comunista abbiamo protocollato e inviato alla giunta provinciale e comunale queste osservazioni che riteniamo opportuno porre alla riflessione anche della cittadinanza.
Considerato che, in sede di approvazione del vigente Piano Cave della provincia di Lecco, il consiglio comunale con proprio atto N.° 31 del 30/05/2013 ha adottato precise “osservazioni e linee di indirizzo per le convenzioni” .
Dato atto che tali linee approvate dal consiglio comunale stabiliscono che gli “obiettivi di coloro che governano il territorio,in particolare di chi amministra il comune di Lecco, devono assicurare alla comunità Lecchese risultati concreti in merito a:
1- ripristino dei siti assoggettati ad escavazione;
2- attenzione alla localizzazione,quantità,modalità e tempi di escavazione;
3- controllo attraverso le convenzioni e definizione delle compensazioni”

Visto che tali indicazioni sono state puntualmente riprese nelle successive convenzioni stipulate con le società autorizzate all’attività estrattiva, si chiede di sapere:
1) Perché la Commissione comunale prevista dalle “linee di indirizzo per le convenzioni per il controllo delle attività di escavazione” e di riqualificazione non è mai stata istituita?
2) Chi e con quali risultati ha eseguito i controlli sulle quantità escavate rispetto al Piano Cave?
3) Ci sono riscontri oggettivi sugli obiettivi votati nelle “linee di indirizzo” dove si invita alla vendita da parte di Unicalce a Fassa Bortolo del materiale degli ”scarti” e quali riscontri ci sono sulle indicazioni date,sempre nelle linee di indirizzo, affinchè si creasse un “utilizzo congiunto” dei materiali tra Fassa Bortolo e Unicalce ?
4) Le entrate di compensazione per metro cubo come sono state utilizzate a vantaggio dei cittadini di Maggianico? A quanto ammonta per mc la compensazione? Sempre 47 centesimi per mc?
5) Si fanno verifiche periodiche sullo stato dell’inquinamento delle acque TUFF e BIONE ?
6) Sono state fatte le pulizie dei canali di scolo adiacenti via fornaci come previsto dalla convenzione con Unicalce ?

Considerato inoltre che con provvedimento della Giunta Comunale N° 282 del 28/11/2019 si è approvato un nuovo schema di convenzione tra il comune e la società Fassa SRL per la riattivazione di attività di escavazione in località Vaiolo bassa, si chiede di sapere per quale motivazioni in un ottica di trasparenza non si è provveduto nei mesi decorsi dalla domanda all’approvazione dell’atto ad informare né il consiglio comunale né la competente commissione consigliare né i cittadini di Maggianico più direttamente interessati.

In correlazione con quanto sopra indicato, occorre inoltre sottolineare che contemporaneamente all’approvazione del Piano Cave, il Comune di Lecco ha approvato il PGT che individua aree di edilizia convenzionata ed aree di Valorizzazione Ambientale che riguardano le cave e le aree strettamente attigue tra Vaiolo alta e Vaiolo alta.
In proposito si chiede di sapere:
7) Considerato che nel nuovo Piano di Governo le aree adiacenti e l’area di passaggio tra le due cave di Vaiolo alta e Vaiolo bassa sono state indicate come Aree di Valorizzazione Ambientale quali interventi sono stati fatti per riqualificare il degrado delle aree e della viabilità che da Maggianico porta a Neguggio e a Belledo? Le cave hanno soddisfatto le indicazioni delle “linee di indirizzo” per la riqualificazione dei sentieri e strade ridotte a depluvi dalle canalizzazioni create dalle cave stesse? Strada comunale del Vaiolo, strada consortile dell’Aiana e strada comunale del Quarin.
8) Visto che con il PGT (contemporaneo al Piano Cave) sono state concesse modifiche di destinazioni urbanistiche prevedendo edilizia convenzionata nelle aree di proprietà delle cave a Maggianico e Belledo e richiesto anche la bonifica e la demolizione dei manufatti obsoleti. A che punto sono le riqualificazioni di tale aree? Il comune intende far valere il proprio diritto sulle tre aree dove è prevista la cessione di parte di queste aree per servizi pubblici ? È previsto il ritiro delle eventuali concessioni edilizie nel caso le proprietà non non dimostrino di voler riqualificare le aree ad edilizia convenzionata? Crediamo sia fondamentale sapere le prospettive di tale intreccio tra edilizia convenzionata concessa e piano cave in quanto la ditta Unicalce di S.Ambrogio ha già ha scavato per 4 mesi nel 2010 con la ditta Perego Strade la per la realizzazione della nuova pesa fuori dall’attuale area. Ma risulta che tutto sia fermo in modo incomprensibile visto le ingenti spese sostenute per gli scavi stessi.

Si tratta come si vede di tematiche importanti per il governo del territorio e per una più corretta programmazione dell’utilizzo del suolo tanto che anche la Provincia dopo l’approvazione del Piano Cave, aveva costituito la Consulta Provinciale prevista dall’art. 33 della LR 14/1998 a quanto risulta mai convocata.

Partito Rifondazione Comunista Lecco