PICCO LECCO, PARLA ZINGARO:
“RAPPRESENTARE LECCO IN A,
UN PRIVILEGIO ENORME”

LECCO – Nel match d’esordio del vittorioso derby esterno di serie A2 contro l’Albese, nelle fila della Picco tra le altre ha brillato la stella del capitano e schiacciatrice biancorosso Serena Zingaro, autrice di una prestazione davvero sopra le righe. Onestamente, meglio di così dopo 32 anni d’attesa- non poteva rientrare nel volley che conta la Picco Lecco; non c’è che dire i tre punti strappati nella prima d’andata all’Albese riscaldano il cuore.

Sul parquet di Casnate, Lecco ha rasentato la perfezione – come ricorda la stessa Zingaro:
“Siamo entrate in campo positive, disposte e ben ordinate tatticamente una volta arginati i loro punti di forza – secondo set escluso dove si è fatta confusione, direi che abbiamo sempre comandato il gioco”.

Nonostante molte di voi fossero al debutto assoluto in categoria hanno comunque dato il loro prezioso contributo in campo, concorda?
“Assolutamente, abbiamo vinto da squadra un esordio che ha superato ogni aspettativa. Bracchi? Beh lei ha fatto valere la sua enorme fisicità, una che non si arrende mai – insomma in campo la si nota eccome”.

Lei è capitano di questa Picco, una responsabilità supplementare?
“Per certi versi si, quando va tutto bene è facile svolgere tale compito un pochino meno quando le cose prendono una brutta piega, è lì che bisogna dimostrare di avere le qualità per rinsaldare le fila e motivare il gruppo”.

La sua collega Lancini, altra esordiente in A2, è l’autentica bandiera (da 9 stagioni protagonista in prima squadra): possiamo definirla il punto di riferimento del vostro team?
“Direi di si, anche se penso che noi abbiamo la fortuna di avere un gruppo forte e coeso al di là del singolo. Tuttavia ritengo che lei avrebbe meritato i gradi di capitano – in sostanza essendo il vice dico che Arianna, ha comunque un ruolo determinante questo è poco ma sicuro”.

Voi come squadra avete l’onere e l’onore di rappresentare Lecco in serie A distanza di una vita, lo ritiene una sorta di fardello?
“Detto che in ogni caso noi saremmo comunque scese in campo dando il massimo, ritengo sia invece un previlegio enorme – una responsabilità in più che ci spinge a dare tutto in ogni circostanza”.

A 29 anni può ancora sognare l’approdo in A1?
“Nella vita bisogna essere onesti; anche per limiti fisici ritengo che l’aver raggiunto l’A2 ( NDR ha giocato due stagioni nella citata serie a Busto) per me sia il top, la mia categoria. Certo nella vita mai dire mai tuttavia ribadisco; questa è la mia giusta dimensione”.

Picco Lecco con l’obiettivo salvezza?
“Normale da neopromossi, l’importante è restare in categoria, non dobbiamo farci ingannare dalla bella gara con l’Albese – ogni partita sarà una battaglia e concordo con coach Milano, quando asserisce che l’obiettivo è ottenere la salvezza magari fosse anche nell’ultima partita”.

A proposito, domenica (ore 17.00) esordirete davanti al pubblico amico con Mondovì: che partita sarà?
“Difficile, loro schierano diverse giocatrici con esperienza di A1 – da tempo ambiscono alla promozione e anche quest’anno ritengo abbiano le chance per arrivare nelle prime quattro”.

Servirà un copia/incolla del match a Casnate, i reparti funzionavano a meraviglia e in difesa prendevate anche i sassi…
“Probabilmente si, però le situazione cambiamo in ogni partita – ci prepareremo con scrupolo a questo importante test con l’augurio di strappare almeno un punto”.

La stessa cosa la disse coach Milano alla vigilia del derby con l’Albese..
“Beh, direi che è meglio non sbilanciarsi anche se ve lo assicuro Mondovì è un avversario da prendere davvero con le pinze”.

Alessandro Montanelli