PRODUZIONE: IN LOMBARDIA SI
TORNA AI LIVELLI PRE-COVID
CON UN +32% RISPETTO AL 2020

MILANO – Nel secondo trimestre del 2021 la produzione lombarda è cresciuta del 3,7% congiunturale grazie al forte rimbalzo sullo stesso periodo del 2020 (+32,5%) portando il dato ben al di sopra della media 2019 (+9,3%).

“Questi dati in risalita sono un botto – sottolinea l’assessore regionale allo Sviluppo economico Guido Guidesi – Lo dico in maniera molto franca e, per certi aspetti, in maniera anche inaspettata”.

Bene ordini sia domestici (+3,8% congiunturale) che esteri (+6,1%) che sono superiori ai livelli pre-crisi (+10,0% gli ordini interni e +19,6% quelli esteri). L’indice manifatturiero di Unioncamere Lombardia si porta così a 114,6 superando sia il livello medio 2019 sia il punto di massimo del 2008 (113,0).

Si registra invece una leggera contrazione congiunturale (-0,5%) della produzione delle aziende artigiane manifatturiere con un più modesto rimbalzo tendenziale (+22,6%): il comparto non ha ancora recuperato i livelli pre crisi (-5,6% sulla media 2019). Siderurgia e minerali non metalliferi trainano la ripresa mentre si confermano le maggiori difficoltà per il sistema moda. Sale anche l’attenzione sui prezzi per i rincari delle materie prime.

“Abbiamo offerto alcuni strumenti innovativi – aggiunge ancora l’assessore – siamo l’unica regione in Italia ad aver fatto uno strumento per la patrimonializzazione per la piccola media e impresa; tema su cui si discute da tanti anni. Stiamo compiendo scelte coraggiose: per primi abbiamo deliberato le vaccinazioni in azienda. Siamo stati e siamo tornati ad essere degli innovatori. Se continueremo ad usare sinergia nella ricetta, nel rapporto tra pubblico e privato ma con il coraggio di cambiare le cose, saremo più vicini alle esigenze del sistema economico ed avremo, in futuro. dati come quelli di oggi”.

“Nel secondo trimestre la produzione del settore manifatturiero lombardo accelera sensibilmente per le imprese industriali, ma gli artigiani faticano ad agganciare la ripresa – ha spiegato il presidente di Unioncamere Lombardia Gian Domenico Auricchio – Con questo incremento dell’indice della produzione, l’industria ha ampiamente recuperato i livelli produttivi pre-crisi, che purtroppo sono ancora distanti per l’artigianato. I segnali positivi sono confermati dagli ordinativi, con la produzione assicurata ai massimi sia per l’industria (76,1 giornate) che per l’artigianato (43,4 giornate) e con aspettative positive per la produzione, la domanda e l’occupazione. Permangono le tensioni sui prezzi delle materie prime con incrementi a due cifre: +11,0% congiunturale per l’industria e +13,8% per l’artigianato, ma gli imprenditori sono ottimisti”.