RIAPRONO LE FABBRICHE,
RIFONDAZIONE PER UN ELENCO:
“COSA C’ENTRA LA FIOCCHI?”

LECCO – Nei giorni scorsi alcune fabbriche del territorio hanno ripreso l’attività dopo qualche giornata di chiusura a seguito del Decreto che imponeva la serrata con deroghe per le sole produzioni essenziali. Di fronte a questi sviluppi Rifondazione Comunista Lecco scrive al prefetto Michele Formiglio chiedendo controlli rigorosi sulle deroghe che vadano oltre al codice Ateco, massima attenzione alle misure di sicurezza e di rendere pubblici gli elenchi delle aziende attive.

Ecco la lettera inviata agli uffici di corso Promessi Sposi

Il DPCM del 22 marzo ha previsto che i Prefetti siano i terminali delle comunicazioni delle aziende sul territorio ai sensi dell’art. 1 comma 1 lettera d) del DPCM medesimo (aziende non comprese nell’elenco dei codici ATECO, deroghe funzionali di filiera), delle comunicazioni delle aziende presenti sul territorio ai sensi dell’art. 1 comma 1 lettera g) del DPCM medesimo (impianti ciclo continuo) e in ultimo delle richieste delle aziende presenti sul territorio di autorizzazione ai sensi dell’art. 1 c. 1 lettera h) del DPCM medesimo (deroghe aziende strategiche).

Successivamente all’intesa intercorsa tra Governo e Organizzazioni sindacali dovrebbero essere stati attivati tavoli di confronto delle Prefetture con le stesse Organizzazioni sindacali territoriali in merito all’iter istruttorio, alle verifiche ed agli eventuali provvedimenti relativi alle comunicazioni delle aziende, di cui sopra.

È evidente la necessità del massimo rigore nel valutare le eccezioni alle misure di contenimento varate dal Governo e si auspica si effettuino verifiche non meramente burocratiche sull’effettivo esercizio delle attività dichiarate dalle aziende con previsione nel dettaglio, nel caso di attivazione dei codici Ateco alle produzioni principali, della effettiva ridotta presenza dei lavoratori, del numero di ore settimanali lavorate salvo la riconversione di produzione.

Riteniamo inoltre che vadano intensificati i controlli sulla sicurezza nelle aziende la cui attività non si sia interrotta o che riaprano in base alle deroghe previste.

Inoltre ci preme ricordare le difficoltà di approvvigionamento dei dispositivi di sicurezza per operatori sanitari e medici di base.

Per quanto sopra esposto, ci appare doveroso richiedere che si rendano immediatamente pubblici in ogni provincia gli elenchi delle aziende attive, ovvero ricomprese nei codici Ateco del Dpcm 22 marzo e successive modificazioni (“produzioni essenziali”) e soprattutto di quelle che nelle ultime due settimane hanno richiesto deroghe per riaprire.

Tale richiesta consentirebbe che i Sindaci, le Asl e tutti i soggetti interessati siano informati tempestivamente su ciascun territorio dei flussi e degli spostamenti delle persone per le produzioni essenziali e per le deroghe concesse.

Chiediamo che, per quanto nelle Vostre competenze, si effettuino controlli massicci su tutte le produzioni attive, interessando Ispettorati del lavoro, Sindaci, ASL, forze dell’ordine per controlli a tappeto per fermare le produzioni non essenziali. Nella fattispecie chiediamo come mai è stato dato il permesso ad una azienda come la Fiocchi Munizioni che non rientra nella filiera di prodotti essenziali, di continuare la produzione con addirittura la richiesta da parte dell’azienda della presenza di tutto il personale.

Consapevoli del Vostro impegno nell’esercizio delle misure eccezionali che l’emergenza comporta, sottolineiamo quanto sia fondamentale mappare e ridurre il movimento di migliaia di lavoratori che tutti i giorni sono obbligati a muoversi per garantire le esigenze vitali di noi tutti e probabilmente anche di troppe produzioni che potrebbero risultare assolutamente non indispensabili. Un numero davvero esagerato di lavoratori impegnati in spostamenti quotidiani rischierebbe di compromettere le misure di distanziamento sociale e contenimento della diffusione del virus.

Con osservanza
Partito della Rifondazione Comunista Lecco