LECCO – A Lecco tanti giovani hanno partecipato al Festival della Speranza, attraverso testimonianze, musica, mostre, stand e attività, per incontrare realtà che operano per il bene e costruire un mondo migliore. A causa del maltempo, per il momento di preghiera i partecipanti si sono raccolti nel Santuario della Beata Vergine della Vittoria, ricevendo il mandato dell’arcivescovo Mario Delpini per partire verso il Giubileo dei Giovani a Roma o altre esperienze di volontariato, missione, e servizio.
L’arcivescovo di MIlano ha detto ai presenti che: “Tutti noi siamo convocati a partire per le diverse forme di pellegrinaggio, solidarietà, creatività, dovremmo – e, difatti, abbiamo – la grazia di incontrare Gesù che ci dice: Io ti attendo, ti accompagno, ti accendo”. È stato questo il cuore del mandato che Delpini ha conferito ai giovani che hanno partecipato a questo evento, dal titolo Chiamati a guardare in alto. Questi giovani si recheranno a Roma per il Giubileo dei giovani dal 28 luglio al 3 agosto o che, comunque, vivranno esperienze di volontariato e di missione, in Italia e all’estero, promosse da Caritas Ambrosiana, dal Pime e dal Csi nel Mondo.
Particolarmente intensa è stata la testimonianza di don Claudio Burgio, fondatore della comunità Kayros che, con due ragazzi ospiti, ha portato parole di speranza per non essere un Sotterrato come si è intitolato il brano rap eseguito da uno di loro. Alla Vittoria sono stati letti brani dei Promessi Sposi, della Bolla di indizione giubilare Spes non confundit e da stralci degli Atti degli Apostoli, inframezzati dai canti eseguiti dai Cori Shekinah ed Elikya. Sull’altare maggiore, l’Arcivescovo, don Como, don Uberti, il vicario di Zona III, monsignor Gianni Cesena, il direttore di Caritas ambrosiana, Luciano Gualzetti, il vice, don Paolo Selmi, don Marco Fusi, responsabile del Servizio Giovani, il direttore della Fondazione degli Oratori Milanesi, don Stefano Guidi e Teresa Bernabé, per il Csi nel mondo, hanno presenziato all’accensione delle fiaccole e di tanti lumini per invocare il dono dello Spirito.
Don Massimo Brescancin, a nome della Consulta diocesana Comunità cristiana e disabilità, ricordando gli esclusi di sempre, i migranti, i carcerati, i portatori di disabilità e sottolineando le sinergie avviatesi nelle parrocchie e negli oratori con la Fom e la pastorale giovanile “perché la festa sia davvero e sempre per tutti”.
A suggellare il mandato sono stati premiati alcuni vincitori del concorso Hope – Creativi nella Speranza per adolescenti e giovani. Al complesso I Diorama il riconoscimento per la musica grazie alla canzone, Loro non lo sanno; per i video, Ultimo petalo di Artem Kyshlar; a Sofia Margherita De Iaco, per Ritrovarti, sezione Poesia e Racconto e a Marina Bassani per gli Elaborati artistici con Scoprire la luce.
Foto Diocesi di Milano e altre fonti