RIVABELLA: VECCHIO SCIVOLO,
“PER SISTEMARLO SI ASPETTA CHE QUALCHE BIMBO RESTI ‘INFILZATO’?”

Caro Direttore,
RIVABELLA2l’altra mattina durante una delle rare finestre di bel tempo di questi ultimi giorni sono passato nelle vicinanze del campeggio a Rivabella e ho visto che “i resti” dello scivolo in cemento, che gli anni scorsi serviva per caricare sui camion le alghe asportate dal lago, è ridotto in pessime condizioni. Trattasi di un manufatto realizzato, frettolosamente, una decina di anni fa e poi abbandonato al degrado, che già aveva colpito duro subito dopo la sua costruzione. La parte anteriore, infatti, era stata presto ricostruita perché gravemente lesionata dalle onde del lago, che pur non essendo dei marosi erano comunque riuscite a fare cadere in acqua anche gli ancoraggi del cosiddetto battello spazzino.

RIVABELLAOra è praticamente inutilizzato ma la sua rovina continua sotto gli occhi di tutti e senza che nessuno ponga rimedio, almeno all’aspetto-sicurezza, che a parole è la prima preoccupazione di tutti gli amministratori comunali e provinciali che si occupano del periodico sfalcio delle alghe lacustri. L’accesso allo scivolo, di fatto, non è interdetto ai cittadini e ogni giorno chiunque può accedervi tranquillamente, per dare una sbirciatina più da vicino ai cigni che in questo periodo hanno messu su famiglia e anche da queste parti esibiscono i piccoli dell’ultima nidiata.

CIGNOLo spettacolo è certamente coinvolgente soprattutto per i piccoli di uomo che fanno a gara a sporgersi sui lati dello scivolo per dare loro pezzetti di pane o, peggio, allungarsi per tentare una carezza ai tenerissimi pennuti. Proprio quest’ultima operazione, infatti, presenta dei rischi perché avviene sul lato dove l’acqua è più bassa e i cignetti si avvicinano facilmente ai bambini. Peccato che proprio in quel punto sporgano, ben visibilmente, i ferri arrugginiti della vecchia armatura:  basta inciampare mentre ci si sporge e prima o poi qualcuno “riuscirà” nella non impossibile impresa di farsi male.

2A quel punto, come sempre, si inteverrebbe prontamente a eliminare il pericolo, che si affaccia da anni sul frequentatissimo pratone di Rivabella.

Al di là dei poco edificanti aspetti estetici e turistici, che pur hanno la loro importanza soprattutto nei pressi dell’unico campeggio della nostra città, non è possibile intervenire prima che qualcuno si faccia male? Sbucciature alle ginocchia dei più piccoli se ne vedono ogni fine settimana, procurate sullo sconnesso e rugoso cemento dello scivolo: per provvedere alla messa in sicurezza, si aspetta che qualche bambino “ci lasci” un occhio su quei ferri appuntiti e arrugginiti?

Grazie per l’ospitalità.

Lettera firmata