SANITÀ: CONDIZIONE LAVORATORI
AL TAVOLO PREFETTO-SINDACATI,
MA MANCA LA DIRIGENZA ASST

LECCO – Un tavolo di confronto senza tutti gli interlocutori quello che ha visto protagonisti RSU, Prefetto e sindaci di Lecco, Merate e Bellano. Assente la dirigenza dell’ASST, contro cui i sindacati hanno puntato il dito.

Ringraziamo sua eccellenza il Prefetto Dott. Castrese, i Sindaci di Merate, Lecco e Bellano della loro presenza e disponibilità ad accogliere e ascoltare le problematiche esposte oggi al tavolo prefettizio. Spiace costatare la non presenza della Dirigenza ASST che evidentemente non ha ritenuto di ascoltare e accogliere le rivendicazioni e le problematiche della RSU, declinando l’invito della massima autorità dello stato sul territorio lecchese. Non ci stupiamo di tali comportamenti, ma ovviamente abbiamo esposto la situazione delle problematiche, lanciando l’ennesimo grido di aiuto alle istituzioni deputate sulle immense difficoltà che ogni giorno devono affrontare i dipendenti della ASST di Lecco.

Non ci stancheremo mai di elencarle: carenza di personale, mancati accordi sui fondi e utilizzo degli stessi in modo unilaterale con conseguente aumento di ore straordinarie e ferie da recuperare, utilizzo fondi ordinari per pagamento indennità malattia infettiva, senza alcun finanziamento da parte di regione Lombardia per il 2021 come invece fatto per il 2020, aumento spese per incarichi di funzione in modo unilaterale, mancato accordo per tempi di vestizione e svestizione, appalti esterni relativi ormai a tutti i profili professionali, chiusure di reparti e relative riduzioni di attività, in modo particolare servizi territoriali e al P.O di Merate, mancata istituzione del servizio infermieri di famiglia ecc.

Abbiamo espresso al prefetto e ai sindaci presenti le nostre preoccupazioni, in modo che si faccia portavoce nei confronti delle istituzioni e delle parti sociali, per aprire un tavolo emergenziale sulla sanità lecchese per affrontare con urgenza una risposta coordinata e efficace. Ci auguriamo che questo serva per sollecitare gli attori in campo. Rimane ovviamente la posizione della RSU, che senza risposte immediate si riserva di proclamare lo sciopero a data da destinarsi.