SPECIALE/IL DIARIO DELLE VACANZE DELLA SIGNORA GRIGNA

diario delle vacanzeLECCO – Divertente (e molto “lecchese”) diario di vacanza redatto giornalmente da un nostro lettore che, sotto pseudonimo, ci invia report quasi quotidiani dalla Liguria – altra mèta agostana assai consona ai nostri concittadini…

Ecco le prime due puntate del “Diario della signora Grigna“:

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GIORNO UNO

E così dopo una settimana di trombe d’aria, freddo, pioggia e Caldone esondato, Villa Gomes sradicata, buchi nelle strade dell’altopiano, e alla mercé di cacciatori e cinghiali d’alto lago mal visti dal capo della Provincia, – i cinghiali – giovedì anti ferragosto approdo in Liguria nel Tigullio.
Casa dolce casa delle vacanze.
“Luchin, dal 1907 l’Antica osteria di Chiavari” sotto casa.
Spiaggia splendida sotto casa.
Ore 18:15 in spiaggia, disumanamente e disperatamente affollata, fa così caldo che si suda in acqua.
Ore 22:45 in casa fa così caldo che dormiamo sul pavimento di marmo cercando, illusi noi, un po’ di refrigerio.
Ore 10:30 del giorno dopo fa ancora così caldo che farei armi e bagagli e risalirei a Lecco. È Ferragosto, le strade saran pure libere.
Dove caspita è un temporale estivo?

GIORNO DUE
Sarà che il mare dopo pesci e cafoni in spiaggia ne é ordinariamente ricco ma sei appena arrivato e già non ne puoi più e vorresti essere a casa tua, a Lecco, sotto il cielo plumbeo che tanto ti manca.
Qui é già battaglia.
Non la vedi e se la vedi ormai è già tardi, troppo tardi, ti sta succhiando il sangue, il tuo Rh+, se sei particolarmente fortunato la vedi sul muro lindo e mentre tu stai per arrotolare il Secolo XIX per colpirla, lei ti guarda, puoi vedere che alza pure il medio, e se ne va.

E allora lasci perdere la spiaggia, la focaccia di Recco, la ricerca del nuovo ristorante da provare e inizi la partita.
Alla fine ne resterà uno solo. Deve restarne uno solo.
Metti assieme diritti, volée, rovesci, e ancora volée, lungolinea e smash e anche se da giovane eri una specie di Panatta non c’è scampo… é un bel 6-0, 6-0 per lei e decidi che non ti fermi una notte di più e prepari i bagagli, e il tuo consorte deve prenderne atto. Punto e basta
Poi, già sull’uscio di casa, ti viene in mente il metodo infallibile di tua nonna: bagnare completamente uno straccio, avvicinarsi fissandola negli occhi, polso a 45 gradi e Zac!
É un consiglio infallibile…e non puoi che ringraziare la nonna a fine partita, ci tiene… anche da lassù!