TEATRO, A LECCO DEBORA VILLA
CON UN ESILARANTE AFFRESCO
SUI VIZI DI UOMINI E DONNE

LECCO – Serata sold-out al Cineteatro Palladium il 20 febbraio per il nuovo spettacolo di Debora Villa tratto dal best-seller di John Gray, Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere. Il pensiero dello psicologo statunitense è semplice: uomini e donne sono diversi per fisicità, abitudini mentali, reazioni spontanee e sensibilità. Le crisi di coppia spesso derivano dalla pretesa di ridurre l’altro ai nostri parametri; occorre invece imparare a comprendere le differenze e conciliare i due “pianeti” in apparenza così distanti.

Questo il punto di partenza, che nelle mani di Debora Villa diventa materia ribollente per un diluvio di comicità di quasi due ore. L’attrice sa come scaldare l’atmosfera e crea un rapporto di complicità con il pubblico: dapprima un’indagine statistica sulle fasce di età presenti in sala (con tanto di applauso per Alberto, un pimpante over-ottanta in prima fila), poi i rimbrotti scherzosi ai ritardatari, ma seguiranno anche lanci di caramelle, fotografie e altri scherzi.

E dopo che ha assaggiato la risposta del pubblico, ecco che Debora ci accompagna alla scoperta dei due pianeti Uomo e Donna. Si serve di modelli scientifici (!), cioè Barbie e Big Jim, che riproducono una tipica scena di coppia, ci presenta i suoi libri dai titoli improbabili (ad esempio: Come rendere croccanti le unghie dei piedi, dedicato a chi ha finito di divorarsi quelle delle mani…!), usa innovativi strumenti tecnologici, come le macchine che captano i pensieri in sala e lampeggiano se si cerca di mascherare la verità… Naturalmente ci sono anche “campioni demoscopici”, per cui servirà la collaborazione del pubblico: gli spettatori scelti salgono sul palco, prima titubanti ma poi, travolti dall’energia di Debora, stanno al gioco e l’effetto è dirompente.

Non potevano mancare le slides illustrative, che elencano le caratteristiche dei generi: lui agisce e pensa in funzione della competenza, lei punta sulla qualità delle relazioni; lui è razionale, lei emozionale; lui sequenziale, lei multi-funzionale; lui chiede apprezzamento, lei comprensione… Per ogni tratto serioso, ecco che arriva l’esempio comico. Debora riesce a manipolare gli stereotipi più comuni, li trasforma in caricature e in questo specchio deformante tutti ridono perché vi si riconoscono.

Le stoccate più numerose sono naturalmente al cosiddetto “sesso forte”: la cura maniacale dell’automobile, la tendenza a “epicizzare”, il disorientamento nelle cose più banali e quotidiane. Certo, anche le donne hanno i loro difettucci: parlano troppo, sono ansiose o troppo sognatrici. Molti i racconti esilaranti: il proverbiale ritardo delle donne prima di uscire la sera (ovvio, perché intanto hanno preparato a puntino tutto l’abbigliamento per lui), il doppio punto di vista sul primo appuntamento (lei accecata dal romanticismo, lui brutale e volgare), le discese umorali delle donne…

Non è una guerra Uomini vs Donne, ma un confronto di umanità diverse, che richiedono pazienza e tolleranza reciproca. La conclusione è serissima: bastano due scarpe rosse e a tutti è chiaro. “Le donne sono farfalle che con un battito d’ali creano un caos che si chiama amore. Uniamoci quindi contro la violenza e il femminicidio”. Applausi scroscianti.

Gilda Tentorio