TREZZI: “CALCI-A PINOCCHIO
LA GIOSTRA SENZA MEMORIA”

TREZZI 1pCaro direttore,
E’ proprio tragicamente spassosa la campagna elettorale che sta tirando i primi calci in città.
Solo che il sedere è sempre quello degli elettori.

I cittadini le bugie dei politici sono in grado di valutarle da soli, sebbene vent’anni di Berlusconi possano dire pure il contrario, però, mi chiedo: non è male, anzi etico e doveroso, che il giornale sveli i trucchi, le prese in giro, le rincorse per i calci nel sedere che la politica tira ai cittadini, soprattutto in questo tempo di campagna elettorale?

Non perché il giornale debba fare da balia al lettore, ma almeno da cane da guardia.
Ci uscirebbe pure una rubrica divertente: “calci-A pinocchio

Ieri Appello per Lecco – tra i partiti più illusionisti degli ultimi tempi – che fa (per fare un solo esempio tra i 100) a parole banchetti contro il gioco d’azzardo ma in Consiglio comunale, all’atto pratico, invece che opporsi vota a favore dell’aumento – a u m e n t o – delle sale scommesse in Città. (Delibera C.C. nr. 33 del 14.3.2011)

Oggi la rincorsa per il calcio nel sedere agli elettori la fanno in coppia i sopravvissuti del PDL i consiglieri Fusi e Boscagli (Ncd) che gridano a gran voce di “abbassare la tassazione sugli immobili”.

E l’ammantano di retorica con la fatica di arrivare a fine mese… Però se si va a vedere in questi anni se han fatto proposte, ordini del giorno, delibere, emendamenti, per ridurle le tasse sulla casa, raccogliendo anche suggerimenti dei cittadini, non si trova nulla, non c’è nulla.

Vuoto spinto. Chiacchiere da opposizione. Che fanno specchio con quelle della maggioranza.
Ma non è un’attenuante. Anzi

Maggioranza e opposizione, in tutti questi anni, non sono stati in grado di utilizzare, la leva prima sull’Irpef e poi, come prevede(va) la Legge con le categorie catastali, con Ici e IMU, per far pagare di più banche, supermercati e case di lusso e agevolare chi fa più fatica. (senza rimetterci, per giunta, in gettito)

Han preferito colpire invece famiglie e piccoli negozi.
E ora fanno tutti i furbi.
Siamo in campagna elettorale e la giostra delle chiacchiere senza memoria, gira.
Non è serio fermarla?

Paolo Trezzi

 

 

 

NOTA
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